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Il presidente della SASI: “Anche se l’acqua ce l’abbiamo non riusciamo a farla arrivare”

Oggetto di numerose polemiche causa la crisi idrica in atto, la SASI ha deciso di replicare alle accuse nella persona del proprio presidente, Gianfranco Basterebbe, che ha rilasciato l’intervista di cui sopra. La stessa SASI ha inoltre emesso il seguente comunicato stampa:

“Dove nel passato sono stati fatti investimenti i problemi non ci sono o sono minimi, a Vasto purtroppo le reti risalgono agli anni 50, c’è una notevole dispersione, quasi del 30 per cento, e anche se l’acqua ce l’abbiamo non riusciamo a farla arrivare. Se a questo si aggiunge l’aumento esponenziale della popolazione nel periodo estivo si comprende come sia a dir poco complicato rispondere alle reali esigenze – il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe ha esordito così questa mattina nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Lanciano, nella sede di Viale Cappuccini – La soluzione definitiva a questi disagi è la realizzazione di un potabilizzatore e di una linea dedicata. Il potabilizzatore dovrebbe essere realizzato nell’area del Sangro, perché è una zona più omogenea, a trarne beneficio sarebbero tutti i 92 Comuni e si metterebbe finalmente la parola fine ai problemi che da anni affliggono Vasto e la zona del vastese. Attualmente – continua Basterebbe- dalla Sorgente del Verde vengono erogati 1.200 litri di acqua al secondo, una produzione che siamo in grado di mantenere, ma è necessario avere gli strumenti adeguati per portare l’acqua a destinazione, con i mezzi che abbiamo a disposizione non ci si riesce. Il potabilizzatore potrebbe essere la risposta giusta ed efficace. Nell’attesa di concretizzare questo progetto che richiede un investimento di oltre 25 milioni di euro, abbiamo elaborato in collaborazione con l’Ersi un programma da mettere in campo a breve termine”.
Il presidente ha pure ricordato che la Sasi non gestisce solo l’acqua ma anche la depurazione e che ogni anno vanno via circa 6 milioni di euro per riparazioni e manutenzioni.
“Comunque le criticità e le fragilità di alcuni territori come quello di Vasto sono sempre da ricondurre a lavori che nel corso di decenni non sono stati fatti – ha ribadito Basterebbe – a San Vito, per esempio, quando ero sindaco non si è realizzato nemmeno un tratto di strada senza prima provvedere ai “sotto servizi” (condotte, rete fognaria) e anche gli amministratori arrivati dopo di me hanno avuto la stessa attenzione e oggi può utilizzare l’80 per cento dell’acqua, senza problemi. Così come tanti altri Comuni che in questa torrida estate per la prima volta non hanno subìto sospensioni e mancanza d’acqua. Ma questo non fa notizia, è più facile lanciare accuse, sollevare polemiche, accendere gli animi senza di fatto approfondire il perché di alcune difficili situazioni”.
Il riferimento del presidente è chiaro e va dritto agli attacchi anche personali lanciati dal Movimento 5 Stelle nel corso della conferenza stampa tenuta qualche giorno fa a Vasto.
“Il nostro Cda – puntualizza – è stato eletto all’unanimità, nessun voto contrario, solo 3 astenuti. Lavoriamo d’intesa e con obiettivi condivisi e vorrei anche aggiungere che attualmente il mio indennizzo è pari a zero. Ai cinque stelle e ad altri dico che sono tante le persone che non antepongono gli interessi personali al bene comune. E l’acqua è un bene di prima necessità, troppo prezioso, lo ripeto ancora una volta, per essere oggetto di battaglie denigratorie, basate su notizie non esatte”.
All’incontro di questa mattina insieme al presidente hanno partecipato Paola Tosti e Patrizia De Santis del Cda e Pio D’Ippolito direttore dell’area operativa. Il programma stilato per interventi da effettuare in tempi brevi è di 8 milioni di euro (c’è già la copertura di 5 milioni) di cui 2 milioni e 300 mila euro per i rilanci sulla condotta del Verde, 3 milioni e 100 mila su Vasto per individuare le perdite e sostituire i tubi, 1 milione su San Salvo, 1 milione e 600 su Avello, 400 mila euro per il rifacimento di una condotta tra Vasto Marina e San Salvo e 500 mila euro per la captazione di Surienze, nel comune di Rosello.
“Sono interventi importanti ma quello definitivo resta il potabilizzatore, la provincia di Chieti è l’unica a non averne nonostante l’area industriale della Val di Sangro e l’elevata presenza turistica. Confido nella sensibilità della Regione e mi auguro che i tempi per realizzare questo impianto non siano troppo lunghi, intanto procederemo con gli altri lavori”.

 

 

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