Continuando la nostra serie di interviste ai candidati alle elezioni primarie del Centrodestra, abbiamo intervistato, questa volta, Guido Giangiacomo.
– Allo stato attuale delle cose, siete in 5 a puntare alla candidatura a sindaco di Vasto da parte del centrodestra….. perché alle primarie gli elettori dovrebbero scegliere lei piuttosto che uno dei suoi antagonisti?
Ho già amministrato Vasto in qualità di assessore, e non ho potuto ultimare diverse realizzazioni avviate a causa della sconfitta elettorale (del 2006, NdR). Mi trovo da allora all’opposizione e, a 48 anni, ritengo di avere l’esperienza sufficiente. Posso inoltre contare sul supporto di un grande partito nazionale come Forza Italia che, da sindaco, favorirebbe la mia possibilità di interloquire con le istituzioni, locali e nazionali. E’ chiaro che non si governa con l’improvvisazione, l’entusiasmo o la gioventù (o il giovanilismo).
– Il percorso che ha portato alle elezioni primarie è stato abbastanza faticoso…. a suo avviso questa competizione è una prova da affrontare “obtorto collo” in nome dell’unità o una prassi da consolidare anche per il futuro?
Le primarie sono una prassi da consolidare per il futuro, da adoperare quando manca un accordo politico tra le forze che esprimono i candidati. Se, viceversa, l’accordo viene trovato, o, se al governo, le forze del Centrodestra potranno ricandidare degli amministratori uscenti che hanno ben governato, le primarie non saranno, a questo punto, necessarie.
– Quale dei suoi 4 antagonisti considera il suo concorrente più temibile e perché?
Non c’è un concorrente più temibile. Inoltre per un candidato sindaco il rapporto coi cittadini è ben più importante delle “sigle” politiche che lo supportano e, da questo punto di vista, ognuno di noi è valido e rappresenta qualcosa di Vasto. Chiunque vinca saremo una squadra che punta a governare insieme, quale che sia il capo squadra.
– Supponiamo che lei vinca le primarie….. a giugno dovrà vedersela, sia pure con tutto il centrodestra a supportarla, col centrosinistra, col M5S e, forse, con qualche altro concorrente….. quale risultato si aspetta alle elezioni amministrative?
Io credo che tutti insieme vinceremo. Basta guardare i precedenti: anche quando non abbiamo vinto le elezioni la somma dei nostri voti era superiore a quella delle controparti. Inoltre il Centrosinistra, dopo 10 anni di governo, è inevitabilmente logoro e il malcontento tra la gente è palpabile. Ci sono in campo, inoltre, movimenti civici che, in quanto tali, sono adatti alle competizioni elettorali dei piccoli centri ma, in elezioni amministrative come quelle che si terranno a Vasto, essendo delle formazioni sostanzialmente incentrate su di un singolo leader e “sganciate” da ogni referente politico locale o nazionale, sono inadeguate, quando decidono di correre da sole.
– Supponiamo adesso che lei sarà il nostro prossimo sindaco: una esigenza attualmente molto sentita dai nostri concittadini è quella della sicurezza: è evidente che certe tipologie di reato sono in aumento e l’opinione pubblica ne è giustamente allarmata….. durante l’attuale amministrazione, sia pure su sollecitazioni dell’opposizione, si è da poco attivato l’impianto di videosorveglianza….. la sua amministrazione invece cosa farà di concreto?
La videosorveglianza va potenziata: bisogna aumentare la copertura raggiungendo le zone non ancora sorvegliate e aumentando il numero delle telecamere. E’ inoltre opportuno collegare l’impianto coi comandi di CC e PS, oltre che con la Polizia Municipale, di cui bisognerebbe aumentare significativamente l’organico, assumendo nuovi agenti a tempo indeterminato, più numerosi quando sono stato amministratore. E’ chiaro che nessuna guerra si fa senza un esercito.
– Oltre alla sicurezza, quali saranno le altre sue priorità e come intende farvi concretamente fronte?
Secondo studi che illustrerò nel corso della campagna elettorale è forte, nella cittadinanza, il disagio avvertito per la viabilità – oltreché, in generale, per la vivibilità – della nostra città. Farà parte del mio programma, un programma che intendo aprire ai contributi dei cittadini e degli addetti ai lavori, una serie di interventi finalizzati a rimettere a punto Piano Regolatore, come il Piano Spiagge e il Piano relativo al centro storico. Il tutto, ovviamente, ascoltando gli interessati.
– In un recente incontro coi cittadini vastesi, Massimo Desiati si è impegnato, qualora diventi sindaco di Vasto, a svolgere il suo ruolo per tutta la durata del mandato, rinunciando quindi a candidarsi al Consiglio Regionale o al Parlamento o comunque a qualsiasi incarico incompatibile col ruolo di Primo Cittadino. Se la sente di prendere un impegno simile coi vastesi anche lei?
Come la mia storia dimostra, sia da amministratore che da oppositore ho sempre rifiutato di candidarmi a cariche che mi avrebbero portato lontano dalla mia città. Non tutti possono dire la stessa cosa. Così continuerò a fare se diverrò sindaco, e punterò a governare per 10 anni, visto che, a mio avviso, una singola legislatura non garantisce un tempo sufficiente a cercare di cambiare seriamente la città.