E’ paradossale osservare come la Amministrazione Comunale di Vasto , in ragione ai recenti allagamenti che hanno interessato l’area del Sic 109 di Vasto Marina , si sia svegliata dal torpore e si sia resa conto che i numerosi scoli di bonifica che sono tappati dalla barriera dunale, non sono compatibili con la corretta utilizzazione del litorale Sud della nostra Città o con la stessa presunta valorizzazione e con la difesa del pregevole ambiente protetto .
La verità è che la intera progettazione del “Piano di gestione del Sic 109” , nell’ambito della Riserva Regionale di Vasto Marina , redatta sulla base di cartografie obsolete e piene di errori, non ha tenuto conto dei bisogni delle decine di migliaia di cittadini che vivono a ridosso delle aree erroneamente perimetrate – che devono accedere liberamente alle spiaggie – e delle esigenze degli operatori turistici , che sono stati progressivamente soffocati da divieti assurdi che impediscono la seppur mimima , ordinaria manutenzione.
Queste procedure e questi atti errati devono essere, se non annullati, certamente e profondamente cambiati .
L’Amministrazione Comunale ed il delegato al settore Ambiente del Comune di Vasto, appaiono più preoccupati ad affidare, senza gara, la gestione dell’area agli amici ambientalisti che intenti a garantire l’accessibilità piena delle aree ai cittadini –specie a quelli diversamente abili – ed agli operatori .
Deve, al contrario, essere assicurata la riapertura di tutti gli accessi al mare ostruiti , realizzato un collegamento viario nella direttrice nord sud per favorire gli spostamenti, ripristinata la funzionalità di tutti gli scoli di bonifica e garantito un normale livello di igienicità al territorio che si intenderebbe – ma solo a chiacchiere – preservare e proteggere : basti pensare che le acque piovane concimate ,non fatte defluire a valle della pista ciclabile, si depositano sulla condotta fognante che insiste nei medesimi luoghi per capire come, la manifestata superficialità e la mancanza di competenza rischino di produrre guasti e danni nortevolissimi.
Altro che prelievi a monte della S.S.16 sulla qualità delle acque . Altro che difesa della biodiversità . Occorrono interventi urbanizzativi profondi.
Mentre della consulenza gratuita delle associazioni ambientalistiche – gratuita fino all’arrivo delle prebende regionali – se ne può fare sicuramente a meno , si affidi la gestione ed il controllo ad operatori – pubblici e/o privati – in grado di investire sul litorale, per garantire e promuovere la massima utilizzazione degli arenili , un migliore sviluppo economico sociale e la migliore salvaguardia ambientale.
Probabilmente la Giunta Comunale, inefficiente e confusa, ha la necessità di autocelebrarsi in contesti ovattati e solo tra “amici” di parte o di partito, evitando il confronto .
Cerchi , invece, il necessario sostegno e si procuri proposte e soluzioni innovative per una città che , giorno dopo giorno , scivola sempre più in basso sotto il profilo economico e morale e per la quale occorre impegnarsi , tutti insieme, al fine di poterla risollevare.
Edmondo Laudazi
Il Nuovo Faro