Torna a tener banco, in questi ultimi giorni a San Salvo, l’apertura di strutture per migranti nel nostro territorio. E, ancora una volta, i migranti vengono considerati minacce all’ordine pubblico, alla sicurezza, alla legalità. Spesso prendendo per realtà anche bufale diffuse soprattutto sul web. La gestione dei flussi migratori in Italia ha gravissime criticità, negli anni è stata costellata di scelte sicuramente sbagliate e dannose (come non pensare all’apertura dei Cpt – che questo Governo vuol aumentare di numero chiamandoli ora Cpr – e l’emergenza NordAfrica del 2011). E non sono pochi i casi di malaffare e infiltrazioni malavitose. Nessuno lo nega ed è sacrosanto denunciare ed opporsi. Ma tutto questo dimostra, una volta di più, che non sono i migranti le “minacce sociali”, ma semmai la corruzione, la malapolitica, il clientelismo, la criminalità organizzata. Anche nel vastese.
Così, mentre sul nostro territorio pesano almeno 6 grandi inchieste antimafia (di cui 2 proprio a San Salvo), troppo spesso per i sindaci e le istituzioni locali la minaccia all’ordine pubblico sarebbe costituita da qualche richiedente asilo che necessita di ospitalità. Poi, però, il Prefetto afferma che da parte dei sindaci non ci sarebbe stata collaborazione nel trovare soluzioni.
Il futuro di chi vive su un territorio, compreso il nostro, è minacciato da governi (tutti, da Berlusconi a Gentiloni, in questi 9 anni di crisi) che tagliano pensioni, ospedali, servizi sociali, allungano l’età pensionabile, precarizzano il lavoro e regalano miliardi alle banche impegnate anche nel commercio di armi usate nelle guerre e che insieme a speculazione economica e industriale, ai cambiamenti climatici e al terrorismo sono all’origine dei flussi migratori.
Il sindaco Magnacca dichiara che la soluzione va trovata con buonsenso e senza estremismi (si riferiva forse a Casa Pound?). Ma buonsenso è trovare soluzioni condivise tra le Istituzioni, senza calpestare l’interesse della cittadinanza, che non è contrapposto ai migranti ma può essere comune, cercando di superare le storture legislative. Buonsenso, è anche evitare di trasformare i migranti in minacceche non rappresentano, diversamente da quanto di solito si lascia intendere seppure nel linguaggio ovattato dalla responsabilità istituzionale che compete, evocando un supposto e indimostrato legame tra disordine pubblico e richiedenti asilo. Buonsenso è infine non prestarsi a scatenare “guerre tra poveri” che non fanno altro che diventare stampella e sostegno delle vere minacce sociali, economiche, criminali. E anche politiche.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale di Chieti
Sinistra Anticapitalista, Abruzzo
Sinistra Italiana, federazione provinciale di Chieti
Confederazione Cobas, coordinamento provinciale di Chieti
Rifondazione Comunista, circolo territoriale di Vasto
Sinistra Italiana, circolo di San Salvo
Confederazione Cobas, Vasto