Ogni anno sessantamila persone muoiono per arresto cardiaco, tra queste mille hanno meno di 35 anni. Sono i crudi numeri consegnati dalla cronaca e che impongono la necessità di prendere le giuste contromisure per ridurne le conseguenze mortali. San Salvo si impegna a essere una città cardioprotetta attraverso il progetto promosso da Alessio Faieta che ha coinvolto e riunito i farmacisti di San Salvo, nel corso di un convegno nel salone del teatro del Centro Culturale “Aldo Moro”, per illustrare la nuova iniziativa a tutela della salute della collettività con l’installazione di cinque defibrillatori. I punti individuati sono: piazza Giovanni XXIII (municipio), piazza De Gasperi (zona 167), via Ripalta, via San Rocco e il lungomare Cristoforo Colombo. Hanno aderito le farmacie Di Nardo Labrozzi, Mario Di Croce, Allegretta Tilli e Rosa Andia Grifone.
Hanno partecipato il sindaco Tiziana Magnacca e il presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano. Il sindaco Magnacca plaudendo all’iniziativa dal grande valore sociale, ha evidenziato come sia necessario diffondere la conoscenza tra i cittadini per agire con tempestività e competenza. Un grande ruolo spetta ai volontari e a quanti verranno formati per utilizzare i defribillatori. Spadano si è complimentato per la risposta immediata dei farmacisti che hanno subito l’importanza di questo progetto che eleva tra la comunità il livello di sensibilizzazione verso la prevenzione cardiovascolare.
“Spero che tutto questo sia un buon inizio e che San Salvo cardioprotetta – ha dichiarato Faieta – contribuisca a far crescere una corretta cultura sanitaria facendoci diventare una cittadina che si candida a combattere una delle prime cause di mortalità”. Faieta ha evidenziato come per l’installazione dei defrillatori siano stati scelti luoghi frequentati o vicini alle scuole. Da qui la necessità di formare personale laico, quindi non solo sanitari, come ad esempio anche i commercianti, per saper utilizzare il dispositivo elettronico che serve all’esecuzione della defibrillazione elettrica, una procedura medica per il ripristino del normale ritmo cardiaco.
A illustrare la funzionalità e praticità dei defribrillatori ci hanno pensato Domenico Romano, istruttore Blue Life Support, e Fabio Neri, istruttore e direttore scientifico di Blue Life Support. E’ stato spiegato che l’arresto cardiaco è una patologia tempo dipendente, ne consegue la tempestività dell’intervento. E’ necessario sapere come comportarsi anche per capire quando il dolore toracico è il sintomo di un’insorgenza cardiaca. La necessità di formare personale per salvare così almeno un terzo delle persone colpite da infarto. Un esempio pratico: una persona ogni mille è colpita da arresto cardiaco. San Salvo ha ventimila abitanti che, tradotto in casi di arresto cardiaco, vuol dire che ogni anno in questa città almeno venti persone potrebbero morire per un arresto cardiaco. Intervenendo per tempo si può ridurre la mortalità di un terzo, quindi salvando sette persone.
Da qui spiegata la validità dell’iniziativa “San Salvo città cardioprotetta” e sull’esigenza di formare gli operatori attraverso un corso di BLS-D della durata di 8 ore con il rilascio di un attestato di primo soccorso e sull’uso del defribrillatore semiautomatico.
Per le farmacie cittadine sono intervenuti i farmacisti Gianluca Carusi, Katia Lalli, Paolo Tilli e Rosa Andia Grifone.
San Salvo, città cardioprotetta
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