Il grave episodio di violenza è avvenuto lo scorso febbraio all’esterno di un locale del centro di Vasto. Alcuni ragazzi stavano passando una normale serata tra amici, seduti nel gazebo ubicato fuori dal locale, quando tre giovani si erano avvicinati e avevano iniziato a minacciarli di morte e a proferire ingiurie nei loro confronti, senza alcun motivo.
I tre avevano anche insistito affinchè uscissero dal locale e, in caso contrario, li avrebbero aspettati fino a fine serata per mettere in atto le loro intenzioni.
Spaventati, i ragazzi si erano intrattenuti nel locale fino all’ora di chiusura, sperando di farli desistere dal loro intento ma, una volta fuori invece, venivano accerchiati e picchiati violentemente con pugni e calci.
Nonostante i tentativi di allontanarsi per proteggere anche le due ragazze presenti nel gruppo, i tre li avevano raggiunti, bloccati e aggrediti con tale violenza da lasciarli a terra feriti.
Per le lesioni riportate, uno di loro è stato trasportato in ospedale con l’ambulanza del 118, nel frattempo arrivata sul posto; mentre, gli altri sono comunque andati nel nosocomio vastese per le cure del caso.
Gli operatori della Squadra Volante intervenuti, dalle dichiarazioni rese dalle vittime nell’immediatezza dei fatti, avevano appreso che uno degli aggressori era noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari.
Attraverso l’estrapolazione delle immagini dal circuito di videosorveglianza in dotazione al locale e di quelle del sistema urbano, esterne al locale, la Polizia ha ricostruito l’episodio.
Uno degli aggressori è un uomo di origini straniere ma con cittadinanza italiana, di anni 27, con numerosi e gravi pregiudizi di Polizia come reati contro il patrimonio, maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, ingiurie, minacce, ricettazione, rissa, lesioni e guida in stato di ebrezza.
Ulteriori e minuziose indagini sono state esperite al fine di identificare gli altri componenti del gruppo che sono stati identificati. Uno di loro è un uomo di anni 24, di Pescara che, nonostante la giovane età, vanta a proprio carico i medesimi pregiudizi di Polizia dell’amico sopra descritto. In particolare, la sua identificazione è stata facilitata anche dalla presenza di alcuni tatuaggi impressi sul braccio.
Infine, gli altri due, un ventiquattrenne e un minorenne, fratelli e incensurati, dovranno ora rispondere, unitamente ai complici, del grave reato di lesioni personali in concorso, violenza privata e minacce aggravate.
Aggredirono gli avventori di un locale nel centro storico, la Polizia li identifica
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