I Carabinieri di Vasto, dopo quattro mesi di indagini, hanno denunciato sei stranieri rei di aver costituito un’organizzazione dedita alle truffe e al riciclaggio di danaro.
Le indagini sono partite nel mese di agosto allorquando una donna vastese di 65 anni denunciava ai Carabinieri di aver subito una truffa su internet. In particolare, la donna era stata contatta da un profilo facebook, rivelatosi falso, che ritraeva l’immagine di un alto ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America il quale, il più delle volte, si trovava in missione a Kabul o in altri territori ove erano in corso conflitti. Dopo circa un mese di chat, l’ignoto soggetto faceva credere all’interessata di essersi invaghito di lei e che era sua intenzione venire a vivere in Italia per sempre. Per dimostrare alla donna che i sentimenti erano sinceri il fantomatico ufficiale inviava un “pacco” contenente tutti i suoi risparmi che generalmente ammontavano a milioni di dollari. Nel frattempo, la vittima veniva contattata telefonicamente da un soggetto che si qualificava come “diplomatico”, nonché amico dell’ufficiale, il quale le comunicava che l’involucro era bloccato in dogana (in genere aeroporti di città asiatiche o europee) e quindi occorreva pagare una determinata somma di denaro per far si che il plico giungesse a destinazione. A questo punto incominciavano i versamenti su conti correnti e carte prepagate indicate dai furfanti alle vittime.
I Carabinieri hanno identificato 5 donne vastesi adescate con lo stesso modus operandi le quali, prima di accorgersi che si trattava di un inganno, hanno versato su vari conti la somma totale di circa 50 mila euro.
L’Arma di Vasto è convinta che vi sono ancora donne che per vergogna o per sconforto non hanno ancora denunciato di essere state anch’esse vittime di analoghi delitti. A tal riguardo, si esorta la cittadinanza a tenere alta l’attenzione poiché, purtroppo, sono ancora molte le organizzazioni criminali che adoperano lo stesso escamotage per reperire donne che per vari motivi personali cadono in inganno.