L’autore ne parla col vice presidente del CSM Giovanni Legnini e con il direttore de Il Centro Primo Di Nicola. Iniziativa della “Fondazione Immagine” col patrocinio del Comune e la partecipazione di Comitato Cittadino e Libreria De Luca.
Appuntamento di prestigio domenica 13 al Museo Barbella, per iniziativa della Fondazione Immagine: il notissimo scrittore Gianrico Carofiglio presenterà, con inizio alle 17:30, il suo nuovo libro, L’estate fredda (Einaudi Stile libero) parlandone con Giovanni Legnini, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e con Primo Di Nicola, direttore del quotidiano Il Centro.
La presentazione sarà preceduta, alle 16:30, da una visita guidata gratuita alla collezione d’arte contemporanea “Arte per Immagini”, donazione Paglione, esposta nel Museo Barbella.
Già magistrato e Senatore della Repubblica, Gianrico Carofiglio ha scelto negli ultimi anni di dedicarsi a tempo pieno all’attività di scrittore, confortato in questo dal successo che i lettori decretano per tutti i suoi libri. L’autore, dall’esordio nella narrativa nel 2002 con “Testimone inconsapevole”, si è mosso sempre perfettamente a suo agio tra saggi e noir, legal thriller e persino una graphic novel. I suoi testi sono stati tradotti in ventotto lingue e hanno complessivamente venduto oltre cinque milioni di copie.
Ne “L’estate fredda” (si veda in calce la scheda del libro), Carofiglio, che tra l’altro ha lavorato per molti anni come pubblico ministero antimafia, combina sapientemente fatti realmente accaduti a travolgente invenzione narrativa: un efficace mix grazie al quale costruisce una storia dal ritmo perfetto, che non mancherà di affascinare i lettori.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Immagine, Arte e Scienza, di Alfredo e Teresita Paglione in collaborazione con il Comitato Cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti e con la Libreria De Luca e gode del patrocinio del Comune di Chieti.
L’ESTATE FREDDA
http://www.einaudi.it/speciali/Gianrico-Carofiglio-L-estate-fredda
“Siamo nel 1992, tra maggio e luglio. A Bari, come altrove, sono giorni di fuoco, fra agguati, uccisioni, casi di lupara bianca. Quando arriva la notizia che un bambino, figlio di un capo clan, è stato rapito, il maresciallo Pietro Fenoglio capisce che il punto di non ritorno è stato raggiunto. Adesso potrebbe accadere qualsiasi cosa.
Poi, inaspettatamente, il giovane boss che ha scatenato la guerra, e che tutti sospettano del sequestro, decide di collaborare con la giustizia. Nella lunga confessione davanti al magistrato, l’uomo ripercorre la propria avventura criminale in un racconto ipnotico animato da una forza viva e diabolica; da quella potenza letteraria che Gadda attribuiva alla lingua dei verbali. Ma le dichiarazioni del pentito non basteranno a far luce sulla scomparsa del bambino. Per scoprire la verità Fenoglio sarà costretto a inoltrarsi in quel territorio ambiguo dove è più difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
Ambientato al tempo delle stragi di Palermo, L’estate fredda offre uno sguardo pauroso sulla natura umana, ma ci regala anche un protagonista di straordinaria, commovente dignità. E, alla fine, un inatteso bagliore di speranza”.