VASTO. Nell’ambito dell’attività di contrasto ai reati in materia di stupefacenti ed a seguito di una mirata attività investigativa, personale del Commissariato di Vasto ha scoperto una coltivazione illecita di sostanze stupefacenti in un casolare ubicato in aperta campagna, adiacente il parco acquatico denominato “Acqualand”.
Gli Agenti operanti, che già da tempo tenevano d’occhio i movimenti di due giovani che abitavano in quella zona ed erano stati segnalati da alcuni residenti per sospetti traffici illeciti, hanno deciso di effettuare degli appostamenti negli uliveti interessati dai furti.
Nella giornata di ieri, dopo la denuncia di un proprietario terriero che aveva riferito di aver sorpreso due giovani a rubare olive dal proprio fondo, in considerazione del fatto che la descrizione degli autori del reato corrispondeva ai soggetti che erano attenzionati per la coltivazione illecita di stupefacenti, gli Agenti hanno deciso di intervenire presso l’abitazione, all’interno della quale era presente solo uno dei giovani, indicato come l’autore del furto, unitamente alla propria madre.
Prima di accedere in casa, gli operatori, viste due piantine di “cannabis”, posizionate sul tetto della casa, in due vasi distinti, hanno notato inoltre, una rimessa che i proprietari dell’abitazione riferivano di non poter aprire poiché sprovvisti della chiave.
Vista l’agitazione e l’insofferenza al controllo dei due soggetti, gli Agenti operanti hanno deciso di procedere, previa autorizzazione del Sig. Procuratore della Repubblica, a perquisire l’abitazione.
L’attività di Polizia ha così consentito di rinvenire, all’interno della rimessa la strumentazione utilizzata per la coltivazione ed il trattamento delle piante di cannabis e circa 5 Kg di altre piante, in fase di essiccazione, dello stesso tipo nonché un bilancino di precisione, il tutto debitamente sottoposto a sequestro.
La sostanza stupefacente, sottoposta ai test orientativi da parte della Polizia Scientifica, dopo i dovuti accertamenti è risultata essere “canapa indiana”.
All’interno dell’abitazione, inoltre, sono state recuperate anche le cassette con le olive rubate, circa 12 kg, che sono state riconsegnate ai proprietari.
I due fratelli, entrambi noti alle forze dell’ordine e la loro madre, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per produzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope e furto aggravato in concorso.