«La mostra de “Le copie dei Mosaici Antichi di Ravenna a San Salvo” è stata un’esperienza unica, probabilmente irripetibile, certamente per la città l’evento artistico-culturale di maggior rilievo degli ultimi». E’ il sindaco Tiziana Magnacca ad affermarlo a conclusione della mostra inaugurata lo scorso 9 luglio alla Porta della Terra organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dal Lions Club di San Salvo. Una vera fortuna, quella di poter esporre (per due mesi poi prorogati a tre) 27 delle 65 opere – realizzate dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna negli anni ’40/’70 del Novecento – sugli originali più rappresentativi dell’eccezionale patrimonio musivo ravennate del V-VI sec. d.C.
I ringraziamenti vanno dunque innanzitutto al Comune di Ravenna, nelle persone dei sindaci Fabrizio Matteucci e Michele De Pascale, dell’assessore Massimo Cameliani, della dott.ssa Maria Grazia Marini e altri responsabili dell’Ufficio Turismo e Attività culturali (Sara Laghi e Mauro Pasini) del Comune ravennate; ai Lions Club gemellati Dante Alighieri di Ravenna e di San Salvo, per aver proposto l’iniziativa e favorito il contatto con il Comune romagnolo fino all’ottenimento della concessione dei mosaici; al Lions Club di San Salvo anche per aver provveduto alle spese di trasporto delle opere e alla realizzazione del materiale di comunicazione dell’evento; a Linda Kniffitz, responsabile del Centro internazionale di documentazione sul Mosaico e curatrice della Collezione Mosaici Contemporanei del Museo d’Arte di Ravenna, per il prezioso sostegno critico e organizzativo fornito; alla Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Abruzzo di Chieti per aver consentito l’allestimento della Mostra nel Museo Archeologico civico di San Salvo; a Bruno Zenobio, per la concessione di tre sue significative opere, esposte – come sezione contemporanea – nella Casa del Mosaico romano di piazza San Vitale; alla Parrocchia di San Giuseppe per aver accolto in chiesa il grande mosaico della Madonna di Sant’Apollinare Nuovo; alla Società cooperativa Parsifal per la professionalità e la passione con cui ha gestito le visite guidate alla Mostra e al Museo.
Quello che rimane dunque di questo evento sono le emozioni provate nell’osservare i mosaici così come l’apprezzamento per la riconosciuta originalità dell’allestimento, in quegli ambienti che costituiscono i luoghi dell’anima, cioè la parte più significativa e rappresentativa del passato di San Salvo».
Venendo ai numeri, la Mostra nel Museo Archeologico è stata visitata da circa 3.040 persone, un risultato che si può considerare buono se si tiene conto che sono state sempre guidate e che gli ingressi, per carenza di personale, erano limitati a tre ore al giorno, per sei giorni la settimana. Il mosaico della Madonna di Sant’Apollinare Nuovo, trovandosi invece collocato in chiesa, è stato osservato non solo dai visitatori ma soprattutto dai fedeli. Stimiamo che almeno 23/25.000 persone abbiano qui ammirato la copia della Madonna in trono con Bambino di Sant’Apollinare Nuovo. A tal proposito Linda Kniffitz acutamente ha scritto: “La Madonna di S. Apollinare nella chiesa di San Giuseppe era perfettamente ambientata. Credo che i fedeli sentiranno la sua mancanza”.
Circa la tipologia dei visitatori, a frequentare la Mostra sono stati in particolare turisti presenti a San Salvo, alla Marina e sulla costiera in generale, provenienti da molte regioni italiane, a partire da Puglia, Campania, Lazio e Lombardia. Ci sono state significative presenze di turisti provenienti dall’estero (soprattutto da Australia, Belgio, Francia, Svizzera) gruppi organizzati di associazioni come “Lions Club”, “Italia Nostra”, “Terra Sana”, “Prodotto Topico”, con delegazioni da Vasto, Chieti, Pescara, Ravenna, Termoli e dal Belgio, docenti e alunni delle scuole di San Salvo (Comprensivo 2, “I.I.S. R. Mattioli”, Comprensivo 1), di Vasto (Istituti Artistico, Pedagogico, Industriale e Scuola Media Paolucci), Termoli (Istituto Artistico) e Cupello (Scuola Primaria). I giudizi lasciati sul registro delle visite sono quasi tutti positivi, a volte entusiasti tanto dei Mosaici e del Museo archeologico quanto della competenza delle guide.
Ma, soprattutto, è gratificante che alcuni cittadini di San Salvo abbiano compreso attraverso questa esposizione il valore e il senso dell’identità. Un ragazzo ha affermato che per la prima volta si è sentito orgoglioso di appartenere alla nostra comunità!
Rainer Maria Rilke ha scritto nella Nona Elegia duinese: “Ogni cosa una volta, una volta soltanto. Una volta e mai più”. Ci mancheranno pertanto i mosaici ravennati ma resteranno nei cuori di tutti i visitatori con i loro disegni, le molteplici simbologie e gli splendidi colori.