E’ stato Angelo Bucciarelli, esponente del Pd e sostenitore di Maria Amato alle primarie del Centrosinistra vinte da Francesco Menna, a dare fuoco alle polveri. L’attacco, arrivato negli ultimi giorni a Menna, riguarda il ruolo della madre del sindaco nella realizzazione di un progetto poi approvato dalla Giunta (Menna è stato assente alla riunione e non ha quindi votato la delibera): il “Piano attuativo di iniziativa privata del comparto D6 del Prg in località San Nicola”. Il progetto prevede la riqualificazione dell’area e di alcune strutture esistenti e la realizzazione di nuove strutture di carattere turistico. Ha collaborato alla preparazione del progetto, in qualità di architetto, Rita De Sanctis, madre del sindaco. Tenuto conto che il sindaco ha avocato a se stesso la delega all’Urbanistica l’accusa nei suoi confronti è di conflitto di interessi. Bucciarelli è stato, nel lanciare la sua accusa, piuttosto chiaro: “Non credo – ha dichiarato alla stampa – esista un caso simile in comuni con più di 15000 abitanti, non credo che dal dopoguerra a Vasto ci sia stato un sindaco che abbia mai mantenuto la delega all’urbanistica e come primo provvedimento abbia approvato un progetto di un congiunto così stretto”. Una risposta altrettanto chiara è venuta a Bucciarelli da Chiara Zappalorto, segretaria provinciale del Pd, che ha invitato Bucciarelli, mosso – secondo la Zappalorto – “solo da protagonismo personale” e da “livori personali” ad autosospendersi dal Pd, poiché “le sue dichiarazioni lo pongono quasi quotidianamente in linea con l’opposizione”. Bucciarelli, che replicando ha definito la Zappalorto politicamente inconsistente, ha, nei confronti di Menna, e della segretaria provinciale, rincarato la dose: “Non rispondere nel merito è un segno evidente che non si hanno argomenti. La tendenza alla congrega è manifesta da tempo, visto che non si discute e non ci si confronta. L’autorità senza autorevolezza non appartiene al Partito Democratico; l’assenza di trasparenza, il familismo non dovrebbero appartenere alla politica, ma evidentemente il PD di cui sono stato uno dei fondatori non è quello che dice di essere, almeno non lo è in provincia di Chieti, da che alla segreteria c’è la signorina Zappalorto.
Mai avrei pensato che ponendo un problema politico di trasparenza, il PD, che fa della trasparenza la sua bandiera, mi invitasse ad ‘auto-sospendermi’, invece di rispondermi nel merito dei problemi posti. La signorina Zappalorto, che brilla per inconsistenza politica, oltre che per assenza, farebbe bene a chiedere al sindaco Menna perché ha conservato per sé la delega all’urbanistica, uno dei rari casi in Italia, se non sbaglio, caso unico a Vasto dal dopoguerra ad oggi. Inoltre, Zappalorto, farebbe bene a chiedere agli assessori PD della giunta Menna perché hanno votato, ad eccezione dell’assessore Del Casale, quella delibera di approvazione di un progetto fermato per oltre due anni dalla giunta precedente, Lapenna. Dietro queste domande, oltre ad esserci una richiesta di naturale trasparenza nella procedura di approvazione del piano attuativo, c’è una legittima richiesta di capire dove, Menna, vuole portare la Città, visto che finora non ha illustrato una sola idea di sviluppo, né al partito, tanto meno alla Città. Sono trascorsi poco più di tre mesi dalle ultime elezioni e sembra quasi che Vasto non abbia voglia di sognare . Ma cos’ha questa città che sembra gli vada tutto storto? L’ultima opera degna di questo nome risale a dieci anni fa, l’inizio dell’amministrazione Lapenna, mi riferisco al multipiano, il parcheggio multipiano, che ha reso il nostro antico centro attrattivo per residenti e ospiti. L’aria che tira a Vasto sembra paludosa. L’illusione del riscatto dalla rassegnazione, che porta al degrado e all’incuria, ferma al palo. L’idea di una rigenerazione urbana che dal centro storico arrivasse a coinvolgere quella parte della città costruita, a ridosso ad esso, negli anni 60 e 70, invece di avviarsi a discussione è bloccata.
Ci sarà un motivo perché l’assessorato all’urbanistica è nelle mani del sindaco, perché non farlo conoscere? Invece, silenzio. Nessuno sa cosa bolle in pentola sullo sviluppo urbanistico di Vasto, non un’idea, non un progetto, se non quello di un “Piano attuativo in località San Nicola” appena approvato, sembra quasi che ci vogliano impedire di sognare. Sarebbe un vero peccato, perché in mancanza di idee, iniziative e nuovi progetti per rendere la città efficiente e moderna e accogliente, i vastesi vorrebbero almeno poter chiudere gli occhi e immaginare”. Nella disputa sono entrate, inevitabilmente, le forze di opposizione. Stando ai 5stelle “Ora cominciamo a capire perché il sindaco “bravo ragazzo” Francesco Menna si tiene ben stretta la delega all’Urbanistica..
Nella riunione di Giunta Comunale del 7 Settembre 2016 è stata adottata la deliberazione della giunta comunale-APPROVAZIONE PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DEL COMPARTO D6 DEL PRG IN LOCALITA’ SAN NICOLA. DITTA TIEMME SRL, teso a realizzare un villaggio turistico mediante la riqualificazione di una struttura turistico ricettiva esistente e la realizzazione di nuovi bungalow e piazzole per campeggio. Un piano attuativo che ha ballato per due anni e mezzo tar uffici e conferenze e permessi.. I tecnici incaricati di redigere il Rapporto Preliminare per la verifica di assoggettabilità a VAS sono l’Arch. Rita De Sanctis e l’Arch. Alessandro Menna, già progettisti del piano di lottizzazione ; Arch. Rita De Sanctis, mamma del sindaco stesso…
E dunque: W la mamma!
E poi qualcuno ci dovrà spiegare anche quali accordi sono intervenuti tra impresa ed il comune sulle limitazioni delle NTA e su come sono state considerate. Magari la stessa mamma del Sindaco!
Ora si dirà che il sindaco non c’era: certo, come la Boschi quando si discuteva di Banca Etruria. Ma il Sindaco Menna era presente quando ,poco prima, si è adottato il PROGETTO DI LOTTIZZAZIONE DEL COMPARTO CO24 DEL PRG – VIA SAN SISTO. DITTE NAGLIERI MICHELINO E DI VIESTI ROSSANA. Ed è presente dopo.. Dobbiamo credere che sia realmente uscito?
Ha scritto nel suo programma che ‘la legalità costituisce un imperativo morale ancor più in questo contesto storico in cui si denuncia un’elevata percezione di corruzione e illegalità’. Ecco il M5S percepisce una elevata situazione di conflitto di interesse, che sembra essere una ragione forte per mantenere, da parte del Sindaco, la delega all’Urbanistica.. Se questi piani sono il prototipo delle idee di riuso del patrimonio edilizio esistente, caro sindaco Menna sei fuori strada! Hai scritto che non vuoi ‘solo affastellamenti di opere di urbanizzazione ma azioni strategiche utili a migliorare la vita dei cittadini’..
E questi piani a chi sarebbero utili? Sicuramente anche agli architetti in casa che li progettano. Noi ti chiediamo di fermare la approvazione di piani attuativi o di progetti di lottizzazione per andare verso nuove politiche di gestione del territorio di lungo respiro. Lascia la delega all’Urbanistica. E soprattutto evita di far finta di andare e venire dopo avere influenzato gli Assessori nella sedute di Giunta.
Non ti crediamo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Fratelli d’Italia: “Mettiamo subito in chiaro una cosa. Luciano Lapenna è lettore attento di questa pagina, e quindi, a scanso di querele, che non fanno piacere a nessuno, vogliamo precisare che se comitato sussiste, e sussiste per davvero, siamo comunque abbondantemente entro i limiti del codice penale. Qui vogliano solo vergare una critica politica. Che, questa sì, è molto pesante.
Menna, dunque, porta all’approvazione della giunta un progetto di lottizzazione nel quale la mamma, a dir poco, è parte attiva nella sua qualità di tecnico. Auguri.
I resoconti narrano di una anabasi del sindaco dalla stanza proprio mentre si discuteva della scottante materia, giusto il tempo di fare la pipì e di evitare imbarazzi ai colleghi di giunta. I quali, comunque, sono ragazzi, ma già rotti a tutto e non si scompongono. Anche perché il sindaco è assessore all’urbanistica”.