“Massimo Laporese espone alcuni scorci di Vasto all’acquerello”, così si legge sulla locandina esposta dinanzi la Sala Mattioli, in Corso De Parma, in pieno centro di Vasto. E di scorci di Vasto, ma anche di Pescocostanzo, San Buono e Casalanguida, all’acquerello, ce ne sono, dentro la sala espositiva, diverse decine. L’esposizione è iniziata lo scorso giovedì e si concluderà stasera, dopo aver avuto un buon numero di visitatori. Laporese, che dipinge da quando aveva 12 anni, che è stato allievo dell’acquarellista Vincenzo Canci (“Dopo di me l’acquerellista di Vasto sarai tu”, gli diceva Canci), che negli anni ’70 ha vinto 5 premi di pittura estemporanea qui a Vasto, che ha esposto le sue opere in diversi paesi stranieri, ci chiarisce che “alla base della mia arte ci sono sovrapposizioni di acqua e colore piuttosto che i soggetti. I colori vengono visti attraverso il filtro mentale dell’artista a prescindere dalla loro esistenza reale”. E sottolinea di voler continuare a dipingere “fino all’ultimo giorno della legge”, con chiaro riferimento alla dottrina buddista in cui crede. Opere di Massimo Laporese sono esposte anche presso il Ristorante “Gomasio” situato in Via Naumachia e la Cremeria “Bon bon” situata in Corso Nuova Italia.