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Laudazi: “cambiamento significa avvicendamento”

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Lunedì 13 giugno, alle ore 19, Edmondo Laudazi ha tenuto una conferenza stampa presso la propria sede elettorale. L’uomo politico, candidato sindaco al primo turno delle amministrative, il 5 giugno scorso, ha così chiarito definitivamente la propria posizione in materia di alleanze pre ballottaggio e quale sarà lo sbocco del “dissenso costruttivo” di cui si è fatto portatore con le sue liste. Gli elettori, ad avviso di Laudazi, hanno attribuito alle 2 liste a sostegno della sua candidatura il ruolo di “ago della bilancia” tra i 2 candidati (e relativi schieramenti) che si affronteranno nell’imminente ballottaggio. Un ruolo evidentemente ignorato dal Centrosinistra, visto che “Abbiamo chiesto al candidato di Centrosinistra di dire con chiarezza e al di là degli atteggiamenti che ha ritenuto di assumere dal giorno dopo le elezioni se avesse o meno l’intenzione di apparentarsi con le nostre liste, essendo noi l’unica vera novità presente sullo scenario” ottenendo, per tutta risposta, una mancanza totale di considerazione (“hanno fatto finta che ‘Il Nuovo Faro’ non esistesse”). Non è stato possibile, quindi, “perfezionare alcuna intesa”. Col Centrosinistra, quindi, non ci sarà né apparentamento né accordo politico. “E’ evidente – secondo Laudazi – che molti hanno preferito chiudere gli occhi e fare finta di poter mantenere delle rendite di posizione che avevano generato il malgoverno e che erano state già totalmente bocciate dai cittadini vastesi”. Ma cosa avrebbe comportato, per lo schieramento di Francesco Menna, l’appoggio de “Il Nuovo Faro” e “Rinascita Vastese” capitanate da Laudazi? “Non abbiamo chiesto alcun posto o strapuntino – ha sottolineato Laudazi – abbiamo chiesto solamente di avere la certezza di poter costruire una politica nuova, interna al nostro territorio, senza interferenze esterne, valorizzando tutte le professionalità e le competenze presenti all’interno de ‘Il Nuovo Faro’ e ‘Rinascita Vastese’…”. L’uomo politico ha anche posto l’accento sulla necessità – e sulla richiesta fatta – di un avvicendamento, anzi di un “trapasso generazionale”, all’interno dell’amministrazione che verrà, basato non semplicemente sull’anagrafe ma incentrato sulle competenze e le capacità di ognuno. Per avvalorare la sua tesi, l’ingegner Laudazi è ricorso ad una metafora: “per ricostruire un edificio nuovo è necessario che l’edificio vecchio, pericolante, venga prima demolito. Solo la demolizione di un edificio può consentire di costruire un edificio nuovo. Solo l’accertamento delle cause che hanno determinato la pericolosità dell’edificio pericolante può consentire di ricostruire un edificio nuovo. Tutto il resto sono chiacchiere”. Quella di cui Laudazi si è fatto interprete, e latore presso il Centrosinistra, è quindi una forte richiesta di rinnovamento della classe politica e dell’azione amministrativa, richiesta a cui, ad avviso di Laudazi, non è stata data risposta, tant’è che si è arrivati ad una inevitabile rottura. Sibillina, ma non troppo, la frase con cui l’uomo politico ha concluso la conferenza stampa: “E’ forte nelle liste ‘Rinascita Vastese’ e ‘Il Nuovo Faro’ la richiesta di agevolare il cambiamento… e cambiamento significa avvicendamento”. Chi vuole capire, capisca.

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