Lo svuotamento dei centri della nostre città, con la progressiva chiusura delle piccole attività storiche, è un fenomeno diffuso e non solo locale di cui oggi ne scopriamo conseguenze.
Non occorre scomodare nessun economista per comprenderne le ragioni e la portata.
Compie una banale analisi oltre che superficiale chi dice che la colpa di quanto sta accadendo sia dei comuni, degli amministratori locali.
Chi lo fa, ad esempio qui a San Salvo, ha la memoria corta non ricordando che contribuirono gli stessi commercianti a far crescere questa tendenza preferendo di delocalizzare i loro negozi per riunirli in un unico centro commerciale.
La chiusura delle attività nei centri storici è una naturale conseguenza prodotta dall’avanzata della grande distribuzione. Eppure questa amministrazione comunale non ha mai alzato bandiera bianca.
Non ci siamo mai arresi continuando ad impegnarci a differenza di chi non solo ha messo i remi in barca, ma addirittura ha sfruttato il grande tema del centro storico per far cadere il discorso sul campo della politica e solo per un’azione partitica.
Il Comune di San Salvo nell’ultimo quinquennio ha dato corso a una serie di iniziative finalizzate a sostenere le attività commerciali presenti, oltre a cercare di creare le condizioni per far alzare nuove saracinesche.
L’elenco delle iniziative è composto da atti concreti, gran parte dei quali predisposti dall’assessorato alle Attività produttive, dopo aver ascoltato ed essersi confrontato con i commercianti e le loro associazioni di categoria.
E’ stata data attuazione al nuovo regolamento per i dehors; attivati sgravi per il pagamento della Tari per le attività commerciali e dell’Imu per nuove aperture; attuazione del piano marketing con il contributo della Camera di Commercio, secondo le proposte delle associazioni dei commercianti, che hanno prodotto nuovi arredi urbani, nuova segnaletica, corsi per le vetrine; promozione dell’associazionismo tra i commercianti per sostenere, assieme all’Amministrazione comunale, eventi e manifestazioni di richiamo; contributi a fondo perduto per la sistemazione delle facciate e l’installazione della videosorveglianza; mercato prodotti agricoli a chilometro zero; nuova viabilità secondo le indicazioni dei commercianti; bus elettrico gratuito a carico delle tasse dei cittadini.
Invece di praticare l’esercizio delle polemiche ad ogni costo, chi tra i commercianti ha delle idee realizzabili le renda pubbliche a beneficio di tutta la categoria e del centro cittadino.
I Gruppi Consiliari di San Salvo Città Nuova – Lista Popolare – Per San Salvo