“I centri di ricerca non possono essere trasformati in scatole vuote. La Regione deve rendere noto in primis ai lavoratori, e poi al Consiglio Regionale. Quale sarà il destino dei Centri di Ricerca (ex CRAB e COTIR, ora, forse, CRUA)? E’ ora che la Regione butti la maschera e finalmente chiarisca se questi costituiscano un valore, come lo sono per noi del M5S, o siano semplicemente un peso di cui liberarsi. Se sono un peso la Regione dovrebbe operare evitando di concedere false speranze ai lavoratori, di continuare ad accumulare debiti su debiti e di nascondere il proprio disinteresse dietro un progressivo abbandono che porterà alla morte per consunzione. Se invece costituiscono un valore, come noi crediamo, che si proceda a decidere quale sia questo valore anche nei termini del necessario impegno economico, si espliciti ciò che ci si attende dai Centri di Ricerca in termini di obiettivi adatti alla loro finalità, che si decida quale sia il personale necessario per il raggiungimento degli obiettivi sia in termini di capacità che di numerosità e, infine, si provveda a valutare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Se non si procede in questo senso ogni futura dichiarazione potrà essere solo il frutto della volontà di prendere in giro i lavoratori e più in generale i cittadini abruzzesi. Per quanto ci riguarda, noi ribadiamo per l’ennesima volta la necessità di valorizzare i centri di ricerca che costituiscono una risorsa indispensabile per un territorio vocato ad un’agricoltura di qualità come quello abruzzese, pertanto continueremo a batterci e ad operare per il loro mantenimento e il loro utilizzo nell’ottica di costruzione di un futuro fondato sullo sviluppo sostenibile”.
Così Gianluca Ranieri (M5S), in una nota.