E’ polemica tra 6 consiglieri di opposizione (Davide D’Alessandro, Guido Giangiacomo, Alessandro d’Elisa, Francesco Prospero, Vincenzo Suriani ed Edmondo Laudazi) e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte. In particolare, i consiglieri di minoranza hanno accusato Forte di parzialità e di non terzietà nello svolgimento del suo incarico, come precisa la seguente nota diffusa dai consiglieri sopra menzionati:
“Venti giorni tenuta ben chiusa nel cassetto e, all’atto della consegna costretta ai Consiglieri comunali, tre pagine invece delle cinque presenti sul sito della Corte dei conti. Un deprecabile sabotaggio dei diritti dei Consiglieri, una “disavventura” patita dalla delibera della Corte stessa, prima taciuta e negata, poi finalmente fornita a chi avrebbe dovuto averla subito, ma incompleta. C’è stata una manomissione? Le due pagine mancanti sono rimaste impigliate nella fotocopiatrice? O era bene che i Consiglieri non leggessero tutto della tragedia finanziaria (78% di scostamento) in cui versa il Comune di Vasto? Non sappiamo. Una cosa però sappiamo: Giuseppe Forte non può ricoprire più la carica di Presidente del Consiglio. Va sfiduciato per la non più tollerabile parzialità, per essere egli al servizio non dell’intero Consiglio, ma del Sindaco e di chi lo ha posto politicamente sotto tutela. Urge la sfiducia e urge un Consiglio Comunale a cui ci chiama la Corte per chiudere il grave buco (9,2 milioni di euro al 31 agosto, ma oggi ben oltre i 10) causato da una gestione allegra e di irresponsabile sperpero del denaro pubblico”. La risposta del diretto interessato non si è fatta attendere:
“In relazione ad una nota diffusa oggi dai consiglieri comunali di minoranza del centrodestra e delle liste civiche riguardo un presunto ‘sabotaggio’ nella consegna della nota inviata dalla Corte dei Conti, riguardante i profili di criticità dei flussi di cassa del Comune di Vasto, il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Forte, precisa quanto segue:
Nessun tentativo di ‘sabotaggio’ è stato messo in essere da questo ufficio di Presidenza. La delibera della Corte dei Conti, era già a conoscenza dei signori consiglieri comunali che avevano avuto modo di leggerla e commentarla sugli organi di informazione dal momento della pubblicazione avvenuta sul sito ufficiale della Corte stessa.
Nel fascicolare il documento composto da 5 facciate, quindi tre fogli di formato A4, per mero errore dell’addetto a tale lavoro, sono state distribuite in aula consiliare alcune copie incomplete. A quanti, come la Consigliera comunale di minoranza Dina Nervana Carinci, hanno fatto presente l’inconveniente – conclude Forte – , si è provveduto a fornire tempestivamente il documento completo. Non consegnare un foglio riguardante pagine numerate da 1 5 sarebbe stato sciocco ed improduttivo”.