Dopo l’intervento di Helen Keller, una giovane donna sordo-cieca dall’età di 18 mesi, al Congresso di Cedar Point tenutosi nel 1925, in cui invitava i Lions a diventare Knight of the blind (Cavalieri dei ciechi) , il Lions International decideva di raccogliere la sfida che li faceva diventare i paladini della lotta alla cecità. Da allora, la conservazione della vista era diventata un’area elettiva di intervento per l’Associazione, che ha moltiplicato poi negli anni i suoi interventi e le sue risorse in tutti i modi ed ovunque nel mondo per il conseguimento di questo obiettivo. Quest’anno, nella ricorrenza del centenario della sua fondazione, il Lions International ha voluto di nuovo indicare la Vista tra i target cui indirizzare congiuntamente gli sforzi dei Lions di tutto il mondo, a favore delle comunità in cui operano. In questa ottica, il Lions Club Vasto Host, con il suo Presidente, Francesco D’Adamio, ha deciso di inserire tra le attività programmate per il centenario, lo screening della vista nelle Scuole per l’Infanzia, per la prevenzione dell’ambliopia (occhio pigro) nei bambini di quattro anni (Progetto Sight for Kids). In collaborazione con l’Istituto comprensivo “G. Rossetti” diretto dalla Dott.ssa Maria Pia Di Carlo, il Club ha organizzato uno screening dell’ambliopia, rivolto a 52 bambini delle quarte classi della Scuola dell’Infanzia del plesso “Santa Lucia”, avvalendosi della preziosa collaborazione di due specialiste ortottiste, le Dott.sse Germana Battista e Mariangela Sabatini, che hanno offerto gratuitamente la loro preziosa collaborazione. Sono stati sottoposti all’esame solo i bambini per i quali era stata rilasciata un’autorizzazione preventiva dei genitori, presenti alle visite individuali dei loro figli. Consensi pressochè unanimi per questa iniziativa del Lions Club Vasto Host, accolta favorevolmente dalla Scuola, sono stati espressi dai genitori dei bambini sottoposti allo screening; sulla base di questi consensi, il Club pensa di estendere questo service ad altre Scuole dell’Infanzia presenti a Vasto.
Raffaele Anniballe