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Vasto. Pulchra, il M5S contro Lapenna e Menna

Nell’ultimo Consiglio Comunale dell’11 aprile 2018 il consigliere Lapenna ha tessuto ancora una volta le lodi della Pulchra i cui metodi di tariffazione sarebbero corretti e comunque competitivi anche a fronte dell’eccellente servizio apprezzato da centinaia di cittadini.
I costi della Pulchra, secondo l’emerito, sarebbero inferiori a quelli medi della regione Abruzzo e di molte, non meglio specificate, città vicine.
Evidentemente Lapenna non aveva ancora letto la relazione di stima ed analisi del canone Pulchra redatta, su richiesta del Comune, dalla dott.ssa Adelina Di Pietro.
La relazione evidenzia che l’attuale canone annuo della Pulchra è superiore sia ai costi medi di raccolta e spazzamento rilevati nella regione Abruzzo (+ 218.000 euro), sia ai costi medi del sud (+ 49.000 euro), sia ai costi derivanti dall’applicazione del ex DPR 158/1999 (+ 292.000 euro).
C’è quindi poco di cui vantarsi da parte di chi, amministrando per 10 anni, ha visto aumentare le tariffe della Pulchra senza prendere i dovuti provvedimenti se non quello, disastroso, di compensare in parte tali aumenti con il blocco delle tariffe di conferimento presso il Consorzio Civeta, società interamente pubblica, partecipata dal Comune con la quota del 44%, e portata così sull’orlo del fallimento ed al commissariamento, da una politica scellerata e piegata ai voleri del socio privato della Pulchra.
Bugie, da parte di Lapenna, anche quando esalta l’”eccellente” servizio della Pulchra, certificato da “centinaia di lettere e messaggi ricevuti dal Comune”.
Ci riserviamo di fare un accesso agli atti per verificare numero e contenuti di queste lettere. Nel frattempo ricordiamo a Lapenna che il Comune di Vasto è stato richiamato dalla Corte dei Conti proprio a causa delle mancate verifiche della qualità del servizio delle società partecipate.
In effetti non è stato mai elaborato e messo a disposizione dei cittadini un report di valutazione della qualità dei servizi Pulchra, ed anche di questo dobbiamo ringraziare soprattutto Lapenna.
Se le bugie e le politiche fallimentari di Lapenna sono evidenti, non meno gravi, dopo due anni di amministrazione, appaiono le responsabilità del Sindaco Menna.
Lo stile di Lapenna è negare persino di fronte all’evidenza ed andare avanti per la sua strada anche se sbagliata.
Quello di Menna è il non dire, al massimo il dire e smentire, senza andare avanti, semplicemente restando fermo.
E così le denunce del M5S sulle irregolarità amministrative nei rapporti tra Comune e Pulchra sono rimaste lettera morta e le disponibilità espresse dal Sindaco in Consiglio Comunale a fronte delle nostre interrogazioni (“vedremo, verificheremo”) si sono tradotte sempre in un nulla di fatto.
L’effetto deleterio di questa politica di scarsa attenzione e sorveglianza emerge chiaramente dal confronto dei costi della gestione complessiva dei rifiuti con le città vicine San Salvo e Lanciano.
I rispettivi piani finanziari per il 2018 prevedono a Vasto un costo di 384 euro/tonnellata, a San Salvo 279 euro/tonnellata ed a Lanciano 269 euro/tonnellata.
Se a Vasto avessimo lo stesso costo/tonnellata di San Salvo si realizzerebbe un risparmio di 1.900.000 euro/anno.
C’è qualcosa che non torna.
Sindaco Menna, Assessore Cianci, volete chiarire? I cittadini, che pagano la TARI, aspettano le dovute spiegazioni.

M5S Vasto

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