Impegno degli uffici comunali e quasi tre ore di dibattito in Consiglio, tutto per accontentare le fissazioni e le turbe dei Consiglieri del centrosinistra che se non agitano i fantasmi del fascismo – movimento che peraltro non esiste da diversi anni – rischiano di non avere l’alibi per giustificare di non essere in grado di amministrare una città che ha mille problemi ai quali non sanno, loro, porre una soluzione. Si è consumato ieri, in Consiglio comunale, un vero e proprio psicodramma: esponenti del centrosinistra impegnati e concentrati nell’approvazione di una mozione che sancisce l’impegno, di coloro i quali fanno richiesta di spazi o suolo pubblico, a dichiarare di non essere “fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti”. Se fossimo in una città che funziona alla perfezione, senza problemi, sicura, con alta efficienza della pubblica amministrazione, ci verrebbe da sorridere; invece indigna il fatto che si debba perdere tempo ad approvare documenti frutto di veri e propri disturbi persecutori, tralasciando i veri problemi di Vasto, divenuta una città non più sicura e con disservizi che vanno dalle strade colabrodo al malfunzionamento dei servizi pubblici; dall’incuria delle aree verdi all’assenza di un’isola ecologica; dai debiti alla disorganizzazione di una struttura comunale che non ha i mezzi per dare risposte ai cittadini; da un settore turismo senza una guida preparata alla carenza di alloggi popolari. Siamo nella città dove Lapenna ordina e pochissimi Consiglieri di maggioranza, Menna, Artese, Marra, Perilli, Paolino, Sputore, Tiberio Lembo e Nicoletti, obbediscono e votano un provvedimento illegittimo e inefficace, tanto che noi siamo usciti dall’Aula al momento della votazione. In tutto questo, il centrosinistra che produce povertà e insicurezza ogni giorno per i Vastesi, preferisce parlare di fascismo, che non esiste; Lapenna preferisce cercare invano di indispettire una opposizione che invece sorriderebbe di fronte ad una mozione del genere, se non fosse per il dramma che vive nel vedere una città andare nella direzione di un lento ed inesorabile declino. Con buona pace dell’antifascismo da operetta di Marco Marra e Luciano Lapenna, affogati nei rinvii a giudizio, e che affogano i Vastesi nel loro psicodramma.
Alessandro d’Elisa (Gruppo misto)
Francesco Prospero (Progetto per Vasto)
Guido Giangiacomo (Forza Italia)
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)ndro d’Elisa
Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro)
Davide D’Alessandro (Vasto 2016)