A seguito della recrudescenza criminale di tipo predatorio, registrato nell’ultimo periodo nella città di Vasto ed in alcuni comuni limitrofi – evidenzia in una nota il comandante dell’Arma di Vasto, il maggiore Amedeo Consales -, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Vasto, hanno intensificato i servizi preventivi di controllo del territorio ed hanno, parallelamente, avviato un’attività di indagine sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica.
L’attività investigativa traeva spunto da alcuni controlli eseguiti – nottetempo – da pattuglie dell’aliquota radiomobile su soggetti gravati da pregiudizi di polizia notati aggirarsi senza una apparente meta e di conseguenza ritenuti potenziali autori di criminalità predatoria che, inevitabilmente, accresce la percezione di insicurezza nella cittadinanza, indipendentemente dal valore del danno subito.
L’attenzione investigativa ricadeva su alcuni tossicodipendenti della zona pronti a perpetrare furti, anche di modesto valore, pur di utilizzare il bottino come merce di scambio con pusher della zona per l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti.
Nel periodo di indagine si è avuto modo di ricostruire con ampia probabilità e coerenza logica una serie di furti aggravati continuati, ricettazione e possesso ingiustificato di atti strumenti allo scasso.
L’esito dell’attività investigativa veniva refertata in un incarto processuale affidato al Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Michele Pecoraro, che ha coordinato le investigazioni dei militari, condividendone le risultanze che gli hanno consentito di richiedere al Gip del Tribunale di Vasto, l’adozione di misura cautelare detentiva a carico dei soggetti deferiti.
La misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari veniva emessa dal Gip competente, Dott. Fabrizio Pasquale che la disponeva rispettivamente nei confronti di due uomini residenti a Vasto.
I due furono già tratti in arresto il 22 gennaio 2018 quando furono colti nella flagranza del reato di furto in danno del ristorante “Il Gattopardo”. Le misure cautelari adottate all’esito del Giudizio Direttissimo non sono risultate più idonee a salvaguardare le esigenze cautelari vista la spiccata proclività a delinquere dimostrata nel giorni successivi. Dall’attività esperita, infatti, è emerso come i due arrestati ponessero in essere la loro attività criminale non soltanto in danno di esercizi pubblici ma anche ai danni di autovetture di privati cittadini parcheggiate nei pressi di palestre, scuole e supermercati. Testualmente il Gip Pasquale nella sua Ordinanza: “Un allarmante numero di furti aggravati in un ristrettissimo arco temporale (Ben sei nell’arco di venti giorni ed un settimo il 10.03.2018). Trattasi di furti conclamati il cui modus operandi è peraltro molto simile ad altri delitti contro il patrimonio di cui vi sono solo meri indizi, per ora a carico di ignoti”. Ultimo episodio contestato solo ad uno dei due è relativo al tentato furto presso un ristorante di San Salvo commesso domenica 11 marzo per il quale i Carabinieri di San Salvo hanno proceduto a deferirlo all’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso i necessari ulteriori accertamenti atti a verificare il coinvolgimento dei due arrestati anche in relazione ad altri episodi.
I due pregiudicati, dopo le formalità di rito, venivano tradotti rispettivamente presso la Casa Circondariale di Vasto e presso la propria abitazione in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto per i prossimi giorni.
Furti a Vasto e nel Vastese, i Carabinieri arrestano due uomini
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