Oggi 9 marzo presso l’Aula Magna dell’Istituto “Di Marzio-Michetti” la Sezione Sistema Moda di
Confindustria Chieti Pescara ha svolto il seminario “La tutela del Made in Italy e la lotta alla
contraffazione”.
Dopo i saluti di apertura di Daniela Massarotto, Dirigente Scolastico IPSIAS “Di Marzio – Michetti”,
il Presidente della Sezione Sistema Moda di Confindustria Chieti Pescara, Nicola Di
Marcoberardino ha introdotto il tema della Tutela del Made in Italy con particolare riguardo al
settore moda e dell’importanza della sensibilizzazione e della formazione dei giovani alla cultura
della legalità.
Sono intervenuti sul tema Carmine Lenza, Capitano della Guardia di Finanza di Pescara, definisce
il fenomeno della contraffazione, che favorisce le organizzazioni criminali e danneggia i cittadini,
le imprese, lo Stato. Ogni giorno un elevato numero di beni contraffatti è prodotto, distribuito e
venduto in tutto il mondo. Le ultime stime dell’Organisation for Economic Cooperation and
Development (OECD) quantificano il fenomeno nell’ordine di: 250 miliardi di $, una cifra più
alta del prodotto interno lordo di almeno 150 Paesi.
Rita Annecchini, Presidente di Pianeta Moda, ha presentato un video realizzato dagli studenti della
sua scuola di formazione ed ha raccontato attraverso immagini forti e toccanti i danni sociali ed
economici provocati dalla contraffazione. Emblematica è stata la tragedia del 24 aprile 2013
accaduta in Bangladesh a seguito del crollo di un’industria tessile che ha registrato oltre tremila
vittime. Anna Rita Rossini, Presidente dell’Associazione Spazio Donna Abruzzo, ha approfondito
il ruolo della donna nello sfruttamento della manodopera e nella negazione dei più basilari diritti
dei lavoratori. Galliano Cocco, psicosociologo Asl Pescara e docente di “Strategia della
Comunicazione aziendale” dell’Ud’A, ha affrontato gli aspetti psicosociologici dell’acquisto di
merce contraffatta, che evidenziano un problema sociale.
Conclude il seminario Marco Belisario, Vice Presidente della Sezione Sistema Moda di
Confindustria Chieti Pescara, “Non può esserci sviluppo, – ribadisce – né sociale né economico
né civile senza legalità. Bisogna investire in un’educazione che ponga le basi per la crescita di
una società intelligente, sostenibile e consapevole”.