Per mettere in sicurezza il patrimonio abitativo, nelle aree a più alto rischio, l’Ance ha stimato che in Italia occorrono interventi strutturali per circa 105 miliardi di euro.
Nel periodo 2011-2016 la metà del risparmio energetico conseguito al 2016, nel settore residenziale, è derivato dalle detrazioni fiscali del 65%.
Si è svolto oggi venerdì 24 novembre presso la Cassa Edile di Pescara il seminario di approfondimento sulle possibilità offerte dagli incentivi fiscali per il miglioramento sismico e per il contenimento dei consumi energetici degli edifici, con la partecipazione di eminenti esponenti nazionali della materia.
L’evento organizzato da Ance Pescara e Ance Chieti in collaborazione con gli ordini professionali degli ingegneri ed architetti e dell’Associazione Nazionale Amministratori di Condominio – ANACI- ha permesso ad imprese e professionisti del settore di conoscere meglio le opportunità offerte dalla normativa fiscale varata con la Legge di Bilancio 2017 e dai decreti e circolari dell’agenzia delle entrate.
Una particolare attenzione è stata dedicata alle novità introdotte dal 2017 sul miglioramento della sicurezza sismica degli edifici esistenti che, a partire da quest’anno, interessa praticamente tutto il territorio abruzzese che si colloca nelle zone sismiche 1,2 e 3 ( comuni costieri compreso Pescara).
Infatti, accanto all’obsolescenza delle prestazioni energetiche degli edifici, è emerso con forza il tema della sicurezza del patrimonio immobiliare italiano, soprattutto con riferimento al rischio sismico che caratterizza la maggior parte del territorio italiano. Basti considerare che dal 1944 al 2013 in Italia i terremoti hanno provocato danni per circa 188 miliardi di euro (2,7 miliardi l’anno). Solo per il terremoto del Centro Italia la protezione civile ha stimato danni per oltre 23 miliardi di euro.
Le aree a rischio sismico rappresentano l’85% della superficie del territorio italiano, e l’80% in termini di popolazione e famiglie, i comuni interessati sono circa 5.800, dei quali 700 ricadenti in zona 1, 2.200 in zona 2 e 2.900 in zona 3.
Lo stock edilizio presente in tali aree è costituito da 11,1 milioni di edifici, di cui 1,1 milioni si trovano nella zona a rischio più elevato, 5,1 milioni nella zona 2 e 4,9 in zona 3. Gli edifici utilizzati risultano essere circa 1 milione nella zona 1, 4,8 milioni nella zona 2 e 4,8 milioni in zona 3 (per un totale di 10,6 milioni). L’88,4% degli edifici utilizzati è ad uso abitativo: si tratta di circa 9,3 milioni di immobili.
La Commissione europea ha più volte sottolineato l’assoluta necessità di investire nella prevenzione dei rischi al fine di preservare le capacità di sviluppo economico e sociale degli Stati membri dell’Unione, evidenziando che è molto più efficace attuare programmi di prevenzione piuttosto che dover sopportare i costi dell’inerzia a valle degli eventi calamitosi.
Al convegno odierno il Sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha portato i suoi saluti.
Marco Sciarra Presidente Ance Pescara ha sottolineato: “il Sismabonus va sfruttato per rilanciare il settore: tutti, imprese, addetti al settore, cittadini e condomini, devono conoscere questa occasione di rilancio perciò in questo convegno abbiamo toccato tutti gli aspetti della normativa; il comparto edilizio sta soffrendo, da questi strumenti partono le occasione di rilancio del settore per i prossimi anni”.
Gennaro Strever Presidente Ance Chieti ha aggiunto: “Ciò che serve è una strategia comune tra tutti i potenziali attori, pubblici e privati, per avviare un diffuso processo di riqualificazione del patrimonio immobiliare, attraverso un’azione efficace per la sicurezza sismica e l’efficienza energetica degli edifici”.
Sono intervenuti anche Marco Pierotti Presidente ANACI Pescara e Angelo D’Alonzo Presidente Ordine Architetti Pescara.
Marco Zandonà – ANCE Direttore Fiscalità Edilizia ha illustrato i profili oggettivi, soggettivi e procedurali per l’ottenimento degli incentivi, poi Nicola Massaro – Ance Dirigente Tecnologie e Qualità delle Costruzioni ha affrontato il tema della classificazione sismica ed energetica degli edifici.
Ad Edoardo Cosenza Università degli Studi di Napoli Federico II, autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e anche Componente della Commissione Tecnico Scientifica per la gestione della ricostruzione rapida, terremoto di L’Aquila, 2009, è stato affidato il compito di illustrare il miglioramento di 1, 2 classi di rischio sismico in edifici in muratura, in cemento armato e prefabbricati secondo le Linee Guida: fino a 96.000 euro ad unità immobiliare con sgravi fino a 85% a fondo perduto sono una grande risorsa che andranno a migliorare la sicurezza dell’Italia sismica.
Infine il tema della cessione dei crediti, strumento che può aiutare cittadini e condomini. L’Ance in collaborazione con la società Deloitte ha predisposto una piattaforma informatica per fare incontrare l’ esigenza della cessione del credito da parte degli aventi diritto con l’interesse dei cessionari ad acquisire il credito. Ne ha parlato Antonio Piciocchi di Deloitte.