Come già denunciato a più riprese dal Movimento cinque stelle, le carenze della Radioterapia di Pescara ma in generale dei Centri di Radioterapia Oncologica abruzzesi, sia dal punto di vista qualitativo per l’obsolescenza delle apparecchiature, che quantitativo per il non congruo numero di apparecchi presenti in regione, hanno creato situazioni insostenibili ed esasperanti per i pazienti oncologici.
L’assessore ha dovuto ammettere ciò di cui da tempo sono convinto e cioè che, in ambito oncologico e soprattutto radioterapico, per il ruolo centrale che i trattamenti radianti hanno nel percorso terapeutico dei pazienti e soprattutto l’impatto negativo che i tempi di attesa potrebbero avere sui risultati di alcune patologie e quello di tecniche obsolete sulla tossicità e quindi sulla qualità di vita, sia necessario una inversione di marcia. Purtroppo con colpevole ritardo di anni.
I fondi che arriveranno in Abruzzo serviranno speriamo a colmare il gap che c’è con regioni più all’avanguardia, determinando una maggiore e migliore offerta terapeutica.
Ma questo non basta.
È indispensabile dichiarare in maniera trasparente di quali fondi la regione Abruzzo disponga per la radioterapia; secondo quali criteri i fondi verranno distribuiti tra i diversi Centri e vigilare affinché ne possano beneficiare il numero maggiore di pazienti possibile.
Allo stesso tempo chiarire da chi e come vengano gestite le complesse liste di attesa in radioterapia e la loro integrazione nei percorsi oncologici.
È indispensabile infine vigilare sulle attuali attività degli acceleratori lineari presenti in regione e se questi vengano impiegati a pieno regime e là dove non sia così le ragioni della ridotta attività.
Il nostro compito sarà quello di vigilare affinché non si perda l’ennesima opportunità di restituire dignità ad una sanità regionale martoriata da anni ed anni di sprechi e regalerie ai privati.
È notizia poi di circa 1 mese fa e mi fa, meraviglia che l’assessore non ne sia a conoscenza, pubblicata su sanità24.ilsole24ore che dei 100 mln stanziati con la legge 18/2017 per le radioterapie del sud, la fetta principale spetterà alla Campania con 28 milioni, seguita dalla Sicilia con 24,3. Il podio si completa con Puglia cui vanno con 19,5 milioni. Appena sotto i 10 milioni la Calabria che precede la Sardegna con circa 8. L’Abruzzo si ferma a 6,3, e non 12 milioni come dichiarato dai vertici regionali.
Chiediamo chiarimenti anche in merito a questo aspetto.
Così il Movimento 5 Stelle Abruzzo, in un comunicato stampa.