Si è svolto stasera, presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, il convegno ‘L’industria del turismo… e Vasto riparte’. L’evento, il primo ad aver visto la partecipazione dell’associazione ‘La Voce del Vastese’ recentemente costituitasi, è stato caratterizzato da vari interventi: Davide D’Alessandro, vice presidente del Consiglio Comunale di Vasto, Incoronata Ronzitti, vice presidente dell’Associazione ‘La Voce del Vastese’, Gianmarco Giovannelli e Caterina Celenza, a nome di Federalberghi, di cui sono, rispettivamente, presidente regionale e presidente provinciale, Nicola Del Prete, in qualità di operatore turistico e Massimo Desiati a nome dell’agenzia di promozione Promomax. Sabrina Bocchino ha ricoperto il ruolo di moderatrice. Dopo il discorso introduttivo della Bocchino, che ha ringraziato i presenti, ha preso la parola Davide D’Alessandro. Citando e parafrasando Remo Gaspari, D’Alessandro ha accusato l’attuale classe dirigente del nostro Paese di essere troppo “mondana” e poco amante del fare. Ad avviso di D’Alessandro, inoltre, “Le istituzioni dovrebbero non solo ascoltare ma affiancare l’imprenditore”. Il futuro della città è nel turismo, ha sottolineato l’uomo politico. Seconda ad intervenire, Incoronata Ronzitti, che ha ricordato di intervenire come vicepresidente de ‘La Voce del Vastese’ (“Vogliamo dare un segno della nostra presenza”), ha incentrato il suo intervento sulle forme di turismo e sulla stagionalità dello stesso. secondo la Ronzitti, infatti, è necessario, per Vasto, superare il turismo stagionale – leggasi estivo – per puntare ad un’offerta turistica valida tutto l’anno. Per far questo non è sufficiente puntare tutto – o quasi – sul mare, ma bisogna puntare anche al turismo culturale, sportivo e religioso. Gianmarco Giovannelli, nel suo intervento, non ha mancato di criticare certe scelte politiche inerenti al settore turistico, come la decisione di abolire il Ministero del Turismo, che avrebbe facilitato una sorta id promozione turistica in ordine sparso caratterizzata da venti politiche regionali differenziate e prive di un coordinamento nazionale forte. Per quanto riguarda l’Abruzzo, è certamente necessario valorizzare mari e montagne, ma anche altri tipi di offerta tramite un’accorta politica di programmazione, comunicazione e realizzazione di infrastrutture. Sulla stessa lunghezza d’onda Caterina Celenza, per quale quest’anno, a livello di programmazione turistica, si è fatto, a livello regionale, poco e tardi. Ambedue gli esponenti dell’associazione di categoria degli albergatori hanno sottolineato la tendenza, da parte dei turisti, a ridurre i tempi della loro permanenza e a cercare esperienze nuove e diverse, cosa di cui bisogna tenere conto. Dopo la Celenza, è intervenuto Nicola Del Prete. Questi ha posto l’attenzione sulla sua esperienza di proprietario di una struttura ricettiva in Spagna. Il confronto tra Italia e Spagna, per quanto riguarda la cultura del turismo, vede a suo avviso la Spagna in vantaggio e per la minore burocrazia legata all’apertura delle strutture ricettive e per la maggiore capacità di fare marketing del territorio, capace di andare oltre i campanilismi delle singole città e di fare sistema. Ad avviso di Del Prete, che ha parlato anche come ex assessore al Turismo, bisogna incentivare gli investimenti privati legati al settore. L’ultimo ad intervenire è stato Massimo Desiati. L’ex candidato sindaco, che ha parlato della sua esperienza di fondatore e gestore di ‘Promomax’, e che ha chiarito di voler mettere le sue capacità al servizio del nostro territorio con l’obiettivo di aiutarlo a crescere. Desiati ha posto l’accento sulla necessità, per l’economia vastese che poggia in buona parte sul turismo, di diversificare l’offerta turistica (“Non bastano più mare e sole”), di “costruire una generazione di operatori che voglia bene al turista” e di spendere bene il migliore marchio turistico di cui disponiamo, la Costa dei Trabocchi.