“Nessuna preoccupazione circa le opere di Filandro Lattanzio che nel numero di 21, tutte quelle di proprietà del Comune sono conservate presso i magazzini museali del Comune, rimosse momentaneamente per dare luogo alla mostra di Juan Del Prete” è quanto ha dichiarato il sindaco di Vasto Francesco Menna in replica ad Antonio Parisi, che per conto del Comitato Belvedere Romano ha chiesto perché i quadri non siano più esposti a Palazzo D’Avalos.
“Ipotizzo – ha aggiunto Francesco Menna- che nel 110 decimo anno dalla nascita del pittore vastese possiamo ricollocarle in forma permanente anche se, va rimarcato, che il cambio continuo di offerta museale, sia pure per mancanza di spazi, che cercheremo di aumentare nel tempo, rappresenta tuttavia un punto di forza dei Musei Civici che quest’anno hanno registrato un record di presenze anche grazie all’azione dell’Amministrazione che ha provveduto all’apertura degli stessi Musei anche nei giorni festivi”.
“Le ventuno opere del grande artista vastese del Novecento Filandro Lattanzio –ha spiegato il dirigente del Settore Cultura l’architetto Michele D’Annunzio- sono attualmente conservate presso i depositi di Palazzo d’Avalos e altre due (Vecchio con cane e Natura morta con mele) si trovano presso la Scuola Civica Musicale dal 25 giugno 2014. Le altre 23 opere sono state restituite ai privati che le avevano messe a disposizione per la mostra. Attualmente il Palazzo d’Avalos non dispone di spazi per allestire una mostra permanentemente sia con le opere di Lattanzio che con quelle di altri pittori vastesi come D’Aloisio, Cardone e Canci”.
“Con la chiusura della mostra di Juan Del Prete a dicembre –ha concluso Elio Baccalà Consigliere Comunale con delega alla Cultura- per valorizzare il patrimonio artistico sarà priorità dell’Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Menna- organizzare l’allestimento delle opere di Lattanzio”.