Favorire l’innovazione ambientale del settore turistico, incentivando gli strumenti di eco-compatibilità e favorendo l’aggiornamento e la formazione degli stakeholder pubblici e privati operanti nel settore turistico, collaborare affinché le amministrazioni nazionali e locali contribuiscano a promuovere strategie di turismo sostenibile, responsabile, attivo ed ambientale nei loro territori di competenza, incentivando le reti virtuose esistenti e costituende, favorendo percorsi di formazione. E ancora, definire in modo condiviso un programma annuale di attività per promuovere e sviluppare una nuova consapevolezza dei vantaggi derivanti da quei nuovi turismi, in coerenza con i principi e le direttive del futuro Piano Strategico Turistico nazionale e regionale.
Sono questi i punti chiave del “Protocollo d’Intesa per la collaborazione sulla creazione, diffusione e promozione della pratica del turismo sostenibile e del turismo attivo in Abruzzo” firmato questa mattina a Vasto da Legambiente e Regione Abruzzo, in occasione dell’arrivo della Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che anche quest’anno sta navigando lungo la Penisola per monitorare le qualità delle acque marine, ma anche per denunciare le illegalità ambientali, l’inquinamento, la scarsa e inefficiente depurazione dei reflui, le speculazioni edilizie e la cattiva gestione delle coste italiane.
Il documento sottoscritto si inserisce all’interno del quadro nazionale, con l’intento strategico di posizionare l’Abruzzo come regione pilota sul turismo attivo, con azioni connesse e affini al Protocollo d’Intesa “per la valorizzazione delle buone pratiche italiane di turismo sostenibile e turismo ambientale”, prodotto da Legambiente e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, di cui ne rafforza e valorizza gli obiettivi e le finalità. L’iniziativa, inoltre, inserisce la regione Abruzzo dentro la rete “Adventure Travel Trade Association” che serve oltre 1000 membri in più di 100 paesi in tutto il mondo, con un interesse specifico per lo sviluppo sostenibile del turismo avventura e attivo.
“Puntare sul turismo attivo sostenibile è la sfida che oggi raccogliamo e che a nostro avviso è l’unica percorribile all’interno della regione verde d’Europa. Un turismo capace di coniugare la crescita economica con la conservazione dell’ambiente e dell’identità locale, che sia integrato e diversificato, fatto di un’offerta turistica in cui le risorse locali, il patrimonio architettonico, culturale e ambientale, le tradizioni, la gastronomia, vengono a svilupparsi in rete, generando economie circolari, garantendo nuovi posti di lavoro e coinvolgendo l’intera comunità locale e capace di soddisfare i bisogni dei turisti e di migliorare le opportunità per il futuro del territorio in cui lo si attua – dichiara Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo – A partire dalla costa dei trabocchi, per dar vita a forme di turismo durevoli, capaci di dare il giusto valore al nostro territorio. Una costa di rara bellezza che abbraccia la Via verde, ormai nota a livello internazionale e che aspetta solo una governance vera, l’unica possibile alla luce anche di questo protocollo, rappresentata dal Parco nazionale della Costa teatina”.
Conservazione e tutela della natura, dunque, ma anche opportunità economiche, attenzione sull’importanza delle aree protette e sui benefici sociali, economici e ambientali che da queste derivano.
“Le aree protette possono svolgere un ruolo fondamentale per promuovere il turismo sostenibile e attivo – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette e Biodiversità di Legambiente – Questo Protocollo vuole spingere a ragionare e a mettere in campo politiche che si integrino con il territorio circostante, ponendo quindi al centro dell’attenzione e della politica i territori, i propri sistemi e comprensori turistici. Vogliamo promuovere tra i sindaci, gli amministratori locali e regionali una gestione integrata del patrimonio naturalistico, tutelando e valorizzando il territorio di quella parte dell’Abruzzo che mira al riscatto e alla tutela e promozione delle proprie bellezze naturali e paesaggistiche. Per questa ragione, visto l’importante ruolo che rivestono le zone costiere, non solo per non solo per il loro intrinseco valore ecologico e paesaggistico, ma anche nell’ambito del turismo – conclude Nicoletti – l’istituzione di un parco costiero, come quello della Costa Teatina, rappresenterebbe un importante passo in avanti verso la tutela preziosa della biodiversità di questi luoghi ma sarebbe anche una concreta opportunità per lo sviluppo economico e sostenibile del territorio, valido strumento per promuovere forme di turismo naturalistico e attivo, fatto di attività quali trekking, cicloturismo, equitazione, itinerari all’aria aperta, agriturismi, vacanze nei parchi naturali”.
Infatti l’Abruzzo si configura come una regione che può puntare su una fruizione di contesti paesaggistici diffusi dove il turismo della montagna, dei parchi naturali, delle aree rurali e di quelle protette, può rivestire un ruolo importante per la capacità di innescare processi di sviluppo sostenibile che vede nella conservazione e valorizzazione della biodiversità il motore primario per il conseguimento di benessere sociale e un’opportunità di sviluppo di servizi ecosistemici e di imprese nei settori della green economy e del privato sociale.
“La firma di questo protocollo – aggiunge Giovanni Lolli, Vice Presidente della Regione Abruzzo – corrisponde a una scelta strategica per la nostra regione, utile ad intercettare questa nuova domanda di turismo sostenibile, lento ed esperienziale. Il protocollo sottoscritto questa mattina ci permette di metterci in collegamento, grazie a Legambiente, con le migliori esperienze che vanno in questa direzione, non solo a livello nazionale ma anche europeo, provando a riproporle nel nostro territorio grazie alle bellezze paesaggistiche di cui disponiamo”.
“Il protocollo siglato oggi – conclude Francesco Menna, sindaco di Vasto – dà inizio a un percorso importante per l’Abruzzo, per Vasto, per la comunità e la famiglia abruzzese, nel rispetto dell’ambiente, della qualità dell’aria, del territorio, del mare e nel rispetto della Via Verde, del Parco della Costa Teatina, delle riserve, dei parchi abruzzesi, nel rispetto di quella grande anima turistica, culturale, gastronomica, di quel grande fattore in più che abbiamo con le cantine, con l’olio, col pomodoro, col pescato fresco, con gli allevamenti. Insomma, l’Abruzzo bello che ci piace e che vogliamo difendere”.
L’iniziativa di questa mattina è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione del Circolo Nautico di Vasto.