In risposta al Sindaco Francesco Menna su quanto dichiarato nella conferenza stampa tenutasi il giorno 27 luglio 2017, ci preme evidenziare come il nostro primo cittadino sia l’uomo delle contraddizioni, oltre che essere il rappresentante di una maggioranza in affanno, manifestamente spaccata, probabilmente a causa di incomprensibili giochi di potere che si consumano al suo interno. Un Sindaco che ha ritenuto necessario indire una conferenza stampa per allontanare, dal Dirigente dell’Avvocatura comunale, il sospetto che, la decisione di chiedere un parere esterno sulla questione di incompatibilità del Consigliere Alessandra Cappa, fosse dell’Avv. Mercogliano. Quest’ultimo avrà certamente ringraziato il sindaco per questa precisazione, ma il primo cittadino ha così dimostrato apertamente e indiscutibilmente quale fosse il suo intento: richiedere un parere “pro veritate” per “confutare” la sollevata questione di incompatibilità. Insomma una vera e propria contraddizione in termini, che palesa quale sia la “verità” auspicata da detto parere.
Assume il primo cittadino, in modo incomprensibile e capzioso, che a causa delle iniziative intraprese dalle minoranze e, in particolare, dalla richiesta formale avanzata dai consiglieri 5 Stelle di prendere provvedimenti, in merito alla situazione di incompatibilità del consigliere Alessandra Cappa, egli “è stato costretto” a spendere ben 5.500 euro per lo svolgimento di un consiglio comunale straordinario (l’ultimo del 24 luglio) e per il conferimento ad un avvocato esterno all’amministrazione comunale, dell’incarico di elaborare un parere sulla citata questione. È bene chiarire che il Movimento 5 Stelle, unitamente alle altre minoranze, ha chiesto due consigli comunali: uno avente ad oggetto la Pulchra e l’altro avente ad oggetto il rinvio a giudizio di alcuni assessori e consiglieri comunali. Per economicità, i proponenti hanno deciso di concentrare i due argomenti in un unico consiglio che è terminato quasi alle 3 di notte. L’idea che il consiglio comunale del 24 u.s. si sarebbe potuto evitare, accorpando la trattazione dell’ordine del giorno al prossimo consiglio del 31 è idea peregrina e inapplicabile, considerata la corposità degli ordini del giorno.
Se abbiamo ben capito, secondo il Sindaco Menna, le minoranze avrebbero dovuto rinunciare alle loro legittime iniziative politiche di opposizione, finalizzate a risolvere
la gravissima situazione di opacità, relativa alla composizione dell’assemblea comunale e immolarsi sull’altare dell’austerità economica.
Dunque, sempre secondo il Sindaco, la responsabilità dell’esborso di 5.500 euro sarebbe imputabile a coloro che si sono adoperati per trovare un rimedio al caso Cappa e non sarebbe, invece, di coloro che questo problema hanno creato o non hanno voluto affrontare.
Il male sarebbe dunque il rimedio, non la malattia? Teoria questa che ha davvero del bizzarro.
E poi, se il Sindaco volesse occuparsi davvero di taglio delle spese, potrebbe prendersi la briga di leggere attentamente lo studio del Movimento 5 Stelle di Vasto già pubblicato sul nostro sito web (http://movimento5stellevasto.it/12-m5s-vasto/2344-il-nostro-studio-sui-20-anni-di-gestione-pulchra), relativo alla gestione della Pulchra, non sempre trasparente e vantaggiosa per i cittadini. Ci piacerebbe davvero che l’amministrazione comunale desse risposte efficaci alle nostre osservazioni e critiche.
Evitiamo, per questa volta, di parlare del mega staff personale del Sindaco!
Sappia il Sindaco, che il risparmio non si fa sulla pelle delle opposizioni, ma si fa con la buona e trasparente amministrazione! Quindi eviteremo anche di ritornare (per ora) sulla questione Sistemi Informativi!
Per concludere, In merito alle preoccupazioni del Sindaco su eventuali altre incompatibilità del consigliere Prospero e dell’assessore Della Penna, vista l’abbondanza di avvocati presenti in Consiglio Comunale, proponiamo una verifica delle compatibilità di tutti gli avvocati presenti in Consiglio ed in Giunta, Sindaco compreso.
M5S Vasto