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Lettera aperta di Antonio Borromeo (‘Papi Gump’)

Da Antonio Borromeo, presidente dell’associazione ‘Papi Gump’, riceviamo e pubblichiamo:

Un episodio increscioso stamani in centro a Vasto, che sento di segnalare al Comandante della Polizia Municipale e di rendere pubblico nella mia veste di cittadino prima che di Presidente di una associazione. Intorno alle ore 11:15, passando a piedi su Via Mascagni, nei pressi del Municipio, ho visto una motocicletta della Polizia Municipale parcheggiata in modo tale da impedire il passaggio delle automobili, senza una reale esigenza, ed il Vigile Urbano, stagionale, poggiato col gomito sulla moto, maglietta aperta, come se stesse al mare. Poiché un’auto, per evitare di andare contro la moto, nel deviarla, veniva verso di me e mio figlio, costringendoci a spostarci repentinamente per non essere investiti, educatamente ho chiesto di spostare la moto che impediva il passaggio alle auto. Lui, maleducatamente, non ha nemmeno risposto. Ho così deciso di salire in Comune e di osservare attentamente anche intorno al Palazzo Municipale, per capire se vi fosse qualcosa per cui quella moto della Polizia Municipale dovesse stare proprio lì, mal parcheggiata. Nulla. Successivamente, tornato vicino alla moto, ho scattato una foto, con l’intento di mostrarla al Comandante della Polizia Municipale. Il Vigile Urbano sbracato sulla moto, con fare arrogante, ha esclamato “Dammi il cellulare” pretendendo insistentemente che gli cedessi il mio telefono. Mi sono ovviamente ben guardato dal darglielo. Lui, di tutta risposta, ha detto testuali parole “Non finisce qui. Stai attento”. Una vera e propria minaccia, il tutto alla presenza di mio figlio minore, piuttosto spaventato.

Così, visto da lontano un Tenente della Polizia Municipale, mi sono avvicinato chiedendogli di richiamare all’ordine il Vigile stagionale che aveva avuto atteggiamenti poco consoni alla divisa. Il Tenente, di tutta risposta, invece di ringraziare per la segnalazione, con fare seccato, ha esclamato: “Se vuole parlare con me, prenda un appuntamento e venga in ufficio”. Come se io gli dicessi che per prendere il suo stipendio – pagato da noi – deve farsi il giro delle case, prendere appuntamento per poi riscuotere.

Questi i fatti, che sento di rendere pubblici nella speranza che qualcuno intervenga innanzitutto per l’onore ed il prestigio della Polizia Municipale che non può essere infangato da chi, evidentemente, non può fare quel mestiere; ed infine, perché il Comandante della Municipale, persona che ritengo essere corretta e con un alto senso del dovere, prenda i dovuti provvedimenti. Ovviamente sono a disposizione per chiarire ancor meglio i fatti e soprattutto comunicare i nomi.

Antonio Borromeo
Presidente associazione nazionale ‘Papi Gump’, cittadino vastese

 

 

 

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