Il Movimento 5 Stelle di Vasto ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per denunciare “la mancata redazione (da parte del Comune di Vasto, NdR) del Piano finanziario dei rifiuti negli anni 2015 e 2016 per i quali si è confermato il Piano finanziario di gestione del 2014, nonostante i dati generali di bilancio abbiano evidenziato sensibili variazioni dei costi da un anno all’altro”.
I pentastellati hanno inoltre denunciato “il metodo approssimativo e fantasioso con cui è stato elaborato il Piano finanziario per il 2017, completamente diverso, nell’attribuzione dei costi, rispetto all’ultimo approvato nel 2014”.
Nelle righe che seguono, il testo integrale dell’esposto:
Il Consiglio comunale di Vasto è in procinto di discutere (e, senz’altro, approvare) il Conto Consuntivo 2016. Non abbassiamo la guardia sui conti del Comune di Vasto e ricordiamo le numerose problematiche che abbiamo sollevato in sede di approvazione del Bilancio di previsione. La nostra promessa è stata mantenuta: in data 16/05/2017 abbiamo presentato un esposto alla Corte dei conti per denunciare la mancata attuazione, da parte del Comune di Vasto, delle norme previste dal DPR n.158/1999, “Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”.
In particolare abbiamo denunciato la mancata redazione del Piano finanziario dei rifiuti negli anni 2015 e 2016 per i quali si è confermato il Piano finanziario di gestione del 2014, nonostante i dati generali di bilancio abbiano evidenziato sensibili variazioni dei costi da un anno all’altro.
Abbiamo inoltre denunciato il metodo approssimativo e fantasioso con cui è stato elaborato il Piano finanziario per il 2017, completamente diverso, nell’attribuzione dei costi, rispetto all’ultimo approvato nel 2014.
Il Piano finanziario per la gestione dei rifiuti è un documento molto importante perché consente di verificare nel dovuto dettaglio come vengono spese le risorse economiche derivanti dalla TARI, tassa che grava pesantemente sui cittadini e che costituisce circa il 25% della spesa corrente totale del Comune di Vasto. Sappiamo, dunque, l’importo della spesa (7,5 milioni di euro) ma non abbiamo mai saputo e continuiamo a non sapere l’importo dei ricavi derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati in quanto questi dati non sono stati resi pubblici.
Le amministrazioni che si sono succedute a Vasto non hanno mai messo a disposizione dati per consentire di analizzare le dinamiche gestionali e le altre motivazioni collegate ad un costante incremento dei costi. Noi riteniamo che queste opacità sulla gestione dei rifiuti vadano eliminate proprio attraverso il corretto e rigoroso utilizzo degli strumenti previsti dal DPR n.158/1999.
La giunta Menna sta operando sulla stessa falsariga della giunta Lapenna, in modo anche peggiorativo. Ricordiamo in proposito che l’approvazione del Piano finanziario della gestione rifiuti non era all’ordine del giorno in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2017, nonostante la sollecitazione del gruppo del M5S, ma è stato ugualmente approvato utilizzando un artificio.
Abbiamo chiesto inoltre il dettaglio dei costi riportati nel Piano finanziario 2017 ma, dopo un mese, il nostro accesso agli atti è ancora inevaso. Incomprensibilmente inevaso, perché il dettaglio dei costi avrebbe dovuto essere già pronto in sede di presentazione del Piano finanziario. Quindi delle due l’una: i costi erano puro prodotto di fantasia, oppure l’amministrazione è reticente a fornirli, non ottemperando a quanto previsto dalla legge.
Anche in merito alla nostra segnalazione in Commissione di vigilanza sulle palesi irregolarità del contratto con Pulchra per la raccolta differenziata a Vasto Marina, la giunta non ha mostrato la giusta reattività e siamo ancora in attesa di risposte precise alle nostre ben circostanziate obiezioni.
Nel frattempo il sindaco Menna continua a vantare il mancato aumento della TARI grazie al recupero dell’evasione. Stesso argomento utilizzato in sede di bilancio di previsione 2016. Ma ora che disponiamo del consuntivo 2016 possiamo chiaramente vedere che il recupero dell’evasione TARI nel 2016 è stato pari a…. ZERO!
E’ molto probabile che nel 2017, quando i nodi verranno al pettine, i cittadini vastesi dovranno sopportare un aumento delle tariffe TARI per mancato o parziale recupero di evasori che, se veramente fossero tanti, solleverebbero un ulteriore dubbio: dov’erano i controlli negli anni precedenti? E per quanti anni i cittadini onesti hanno pagato più del dovuto?
M5S Vasto