Smargiassi “Ci sono voluti tre anni per buttare la maschera…
Tre anni di rinvii, promesse, rimandi, contrattazione e false speranze. Ed oggi drasticamente la Regione sentenzia: SI CHIUDE”. E’ questo il commento a caldo del consigliere regionale Pietro Smargiassi sulla chiusura del Centro di Ricerca Cotir sentenziata da Regione Abruzzo.
“Abbiamo chiesto più volte – continua Smargiassi – un piano chiaro e delle decisioni coraggiose sui fondi di ricerca. Ma soprattutto abbiamo sempre chiesto che il lavoro dei cittadini sia rispettato. Invece la Regione Abruzzo ha usato i centri di ricerca esclusivamente come cavallo di troia per elargire fondi a pioggia a questa e quell’altra associazione, non si è mai impegnata in una pianificazione seria e coraggiosa ed oggi a farne le spese sono i dipendenti. Abbiamo assistito a tre anni di ‘non politica’ in cui si sono buttati giù un’accozzaglia di interventi che hanno solo allungato l’agonia, ed il debito della Regione verso i lavoratori. Servivano tre anni? Serviva un collegio di liquidatori con tanta esperienza e capacità per arrivare alla chiusura definitiva lasciando a casa cittadini che già da anni non prendono lo stipendio? Ci auguriamo che le 29 buste paga di arretrati saranno liquidati. Inoltre è da chiarire che fine faranno la struttura, l’immobile, le serre, le apparecchiature (alcune di valore) che sono beni pagati con i soldi pubblici. Il personale sarà ricollocato, come successo in altre situazioni simili, o li salutiamo con un ‘Grazie e arrivederci?’
“La Regione – conclude Smargiassi – probabilmente ha scelto di non scegliere, dimostrando l’incapacità di risolvere un problema che hanno nascosto come la polvere sotto al tappeto per tre lunghi anni, e alla fine hanno buttato tutto anche il tappeto”.