Realizzazione urgente di misure di protezione della pista ciclabile;
Collegamento della pista ciclabile al centro cittadino;
Collegamento della pista ciclabile all’attuale percorso lungo il tratturo.
Questo è quanto faremo dal 12 giugno in poi in merito alla pista ciclabile sulla quale tanti gli errori fatti, tanta la superficialità di progettazione e realizzazione, tante le mancanze effettuate.
Iniziata a due mesi dall’insediamento dell’amministrazione Magnacca, oggi, a distanza di 5 anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una pista ciclabile costata 730mila euro di cui 400mila già stanziati e 330mila prelevati dalle tasche dei cittadini e che oggi:
E’ ‘mozza’. Nasce a cavallo del centro cittadino e dell’attuale percorso del tratturo senza nessun collegamento alle stesse;
Ha un ponte lamellare il cui transito contemporaneo di due biciclette ed in aggravante di due biciclette con i porta bambini dietro è nettamente in dubbio.
È stata realizzata sul lato opposto da quello previsto. Una scelta che:
vede sul lato di realizzazione della stessa l’accesso a 7 aree rurali a cui i proprietari devono accedervi con tutte le ovvie problematiche che si verificheranno a livello di sicurezza per i ciclisti prima e per gli automezzi in transito. Senza tralasciare poi l’ovvio deterioramento della pista ciclabile (già visibile) a causa del continuo passaggio di automezzi anche da lavoro;
vedrà inoltre difficile o quantomeno più dispendioso la realizzazione del collegamento della suddetta pista al centro cittadino e soprattutto all’attuale percorso lungo il tratturo che dovrà comportare il superamento della Strada Statale 16. Un problema questo che potrebbe essere superato attraverso il ricongiungimento all’attuale imbocco presente sulla confinante SS16. Ma anche in questo caso comporterà il superamento del tratto che va dall’uscita attuale del ponte lamellare (lato vivai Spadaccini) all’altro lato della strada, con tutte le reali problematiche di sicurezza per ciclisti e mezzi in transito. Ricordiamo come tale attraversamento corrisponderebbe al termine di una discesa non propriamente graduale;
che ha comportato la sdemanializzazione della strada provinciale;
Una pista ciclabile dunque non ancora transitabile e che già presenta molteplici problematiche.
Ciò che faremo non sarà dapprima colorare la pista ciclabile o fare un processo alle intenzioni del perché è stato realizzata da un lato piuttosto che dall’altro. Ciò che faremo è e sarà quello di prenderci in carico il problema al fine di rendere fruibile ed in piena sicurezza la pista ciclabile che, ricordiamo, è a servizio non solo degli adulti ma anche dei bambini. Dei soldi pubblici sono stati spesi, non è non sarà nostra intenzione lasciare le opere compiute all’abbandono.
Domanda: “Quando si arriva ai vivai Spadaccini cosa si fa? Si prende la bici in spalla e si va al mare?”
I cittadini vogliono risposte. Noi a loro rispondiamo.
La verità va detta. E noi la diciamo.
Comitato Staff Elettorale Gennaro Luciano