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Il M5S: “Cara Pulchra, quanto ci costi”

“Nell’ambito della gestione dei rifiuti le passate amministrazioni di centro
destra e di centrosinistra hanno fatto a gara nel favorire la dinamica dei
compensi della Pulchra (capitale 51% del Comune e 49% di socio privato)
mentre hanno depresso i compensi del Consorzio Civeta (capitale 100%
pubblico).
Ciò risulta evidente anche dai meccanismi di adeguamento automatico
dei compensi di cui beneficia la Pulchra mentre, come noto, le tariffe del
Civeta sono rimaste bloccate dal 2009 al 2016.
I compensi della Pulchra per i servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti
vengono aggiornati automaticamente, e con cadenza annuale, sulla base
di complesse formule di calcolo che tengono in conto la dinamica dei costi
della manodopera, dei carburanti e degli automezzi.
L’applicazione di queste formule nel 2104 ha prodotto un adeguamento
annuo del compenso Pulchra pari al 4,028 %, con un maggior esborso per
il Comune di 186.146,00 euro.
E’ opportuno notare che nel 2013 l’indice di inflazione nazionale è
risultato dell’1,5% e che, se il contratto avesse fatto riferimento a questo
indice (come prevede il DPR 158/1999), il maggior esborso per il Comune
sarebbe stato pari a 69.319,00 euro, con un risparmio di 116.827,00 euro.
Se questo dato fosse proiettato nei 20 anni di contratto con la Pulchra
avremmo circa 2 milioni di euro pagati dai cittadini per una clausola
contrattuale iniqua, concordata dall’Amministrazione Tagliente nel
lontano 1998, ma mai rimessa in discussione dalle Amministrazioni di
Centrodestra e di Centrosinistra che hanno governato negli anni
successivi.
Ai dubbi sulla correttezza del meccanismo di adeguamento adottato si
aggiungono pesanti certezze sulle modalità di calcolo ed in particolare
sulla incoerenza applicativa degli indici di aumento per le varie categorie
di costo. Il contratto infatti non stabilisce, come avrebbe dovuto, le fonti
ufficiali dei dati. E così, ad esempio, la fonte delle variazioni del costo del
carburante per i mezzi utilizzati da Pulchra non è nazionale (fonte Istat o
ministeriale) ma, da non credere, di un distributore di carburante locale
che ha certificato l’aumento dei prezzi dal 31/12/2012 al 31/12/2013,
quando i dati ministeriali indicano, nello stesso periodo, una diminuzione
dei prezzi stessi.
Nello stesso anno 2103 risulta un aumento pari al 14% di un automezzo
Iveco, aumento chiaramente dovuto non all’ inflazione ma ad un cambio
di modello con prestazioni superiori. Ciò non ha scoraggiato la Pulchra
dall’inserire il suddetto aumento nella formula di calcolo di
aggiornamento automatico.
In tutto questo disordine contrattuale ed amministrativo dov’è la
politica? Dove sono i nostri amministratori? Dove sono state le
opposizioni negli ultimi 20 anni? Tutti tacciono, nulla cambia ed i
cittadini pagano.
Il M5S si impegna ad avanzare, fuori e dentro le Istituzioni, tutte le
iniziative necessarie per porre termine a situazioni contrattuali ed
applicative che da troppi anni penalizzano le casse comunali e favoriscono
gli utili del socio privato, sulla base di pure rendite di posizione.
Nel frattempo invitiamo il Sindaco e la Giunta a non rinnovare la
convenzione con la Pulchra, in scadenza il 16/07/2018 e ad avviare
tempestivamente le azioni necessarie per una nuova gara di affidamento
dei servizi di igiene ambientale. Si ricorda in proposito che l’attuale
contratto con la Pulchra prevede, in caso di prolungamento dopo la
scadenza, un periodo di proroga
non inferiore ai 5 anni”.

Così il Movimento 5 Stelle di Vasto, in una nota.

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