Nella partita disputatasi ieri, il baby Di Pietro ha risollevato la Vastese. Tre punti pesanti e strameritati, è bastato un gol per al ‘Carotti’ per battere la Jesina e ritrovare il successo in trasferta che mancava da ben centododici giorni ma il risultato sarebbe potuto essere sicuramente più corposo guardando anche alle traverse colpite nella ripresa prima di Prisco e poi da Manzo. Dopo due sconfitte consecutive, nell’undicesima giornata di ritorno, i biancorossi hanno ritrovato lo spirito giusto centrando un successo pesantissimo in casa di una Jesina capace fin qui di costruire le proprie fortune tra le mura amiche. La partita – Il tecnico Favo sorprende scegliendo tra i pali l’esperto Massimo Marconato, alla prima da titolare in stagione(dopo essere subentrato a San Mauro nel girone d’andata all’infortunato Russo). Davanti a lui difesa a quattro ancora orfana dello squalificato Allocca, al centro ci sono Campanella e Bartoli con i due ’97 Mensah e De Cinque sulle corsie laterali. Parte inizialmente in panchina Cosenza lasciando spazio in mediana a un terzetto tutto under 90 composto da Manzo insieme ai ’98 Tafili e Di Pietro. Nel tridente offensivo, orfano di Galizia appiedato dal giudice sportivo per tre giornate, capitan Fiore piazzato sulla destra con Felici sul lato opposto chiamati a dar sostegno a Prisco, non al top della forma ma schierato comunque dal primo minuto. Fuori causa gli infortunati Romano e Colitto. La Jesina rispetto al match d’andata in avanti può contare sul centravanti albanese Shiba, vecchia conoscenza del calcio vastese avendo indossato il biancorosso in C2 dieci stagioni fa. In difesa mister Bugari deve rinunciare a Calcina out per squalifica. Le fasi di studio iniziali vengono cestinate da Giampiero Di Pietro, il giovane centrocampista mafaldese pesca il jolly da trentacinque metri, destro potente evincente, dopo tre minuti la Vastese sblocca il match. I padroni di casa faticano a rendersi pericolosi, Fiore ci prova da fuori ma al ventunesimo è ancora Di Pietro a sfiorare il raddoppio, a centro area la sua conclusione termina a lato di poco. Poco prima di rientrare negli spogliatoi altra occasione biancorossa, Felici dal limite sfiora la traversa. Dopo il dominio del primo tempo i vastesi si ripresentano in campo con lo stesso piglio, la Jesina continua a non rendersi pericolosa e dopo un’ora di gioco Prisco sfiora il raddoppio ma come successo sette giorni fa la sua incornata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si stampa sulla traversa prima di terminare tra le mani di Bolletta. I marchigiani si affacciano in area vastese con una conclusione di Labriola ma la conclusione non impensierisce Marconato. Ci sarebbe anche il raddoppio biancorosso ma il gol di Fiore viene annullato per fuorigioco. Il capitano con il dieci sulle spalle ci prova ancora, questa volta da fuori area, ma Bolletta non si fa sorprendere. Per quanto visto dal primo minuto di gioco i vastesi meriterebbero il raddoppio, altra conclusione da fuori, questa volta tocca a Manzo ma è ancora la traversa a dirgli di no. Un successo lontano dall’Aragona atteso da quasi quattro mesi, il primo in trasferta nel girone di ritorno, tre punti che consentono ai ragazzi del presidente Bolami di superare il Romagna Centro in classifica riportandosi in settima posizione a quota 38 punti. Cinque in meno della Sammaurese quinta, saranno proprio i romagnoli i prossimi avversari a far visita all’Aragona, l’ultimo treno playoff dove vuol salire anche la Vastese.
(Ufficio Stampa Vastese Calcio 1902)