La Società Gasdotti Italia S.P.A. (SGI) ha chiesto al MISE di essere autorizzata alla costruzione ed esercizio del metanodotto Larino-Chieti (compresse opere accessorie) apponendo il vincolo preordinato all’esproprio con dichiarazione di pubblica utilità. Il tracciato, già contestato diversi mesi fa dal M5S, si snoda per 111,45 km (di cui 25,15 km in Molise e 86.30 km in Abruzzo) nelle province di Campobasso, Chieti e Pescara.
Nell’avviso è esplicitato che l’opera è assoggettata a procedura di valutazione ambientale e la regione Abruzzo ha espresso giudizio positivo circa la compatibilità ambientale, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni, acquisendo anche il parere positivo della regione Molise.
“Restiamo sgomenti nell’apprendere del parere positivo rilasciato dalla regione” dichiarano il deputato Gianluca Vacca e il consigliere regionale Sara Marcozzi “riteniamo che, in questo momento di particolare fragilità del nostro territorio, quest’opera vada ripensata. Il MISE dovrebbe bloccare l’iter, quanto meno fino a nuovi approfondimenti sui rischi idrogeologici e sismici del territorio ove insisterà l’opera. Visto quello che è accaduto in Abruzzo con la neve, le piogge e gli allagamenti ci si chiede se il progetto non renda ancora più vulnerabile una regione che ha purtroppo evidenziato l’incapacità di un territorio di sostenere eventi eccezionali atmosferici eccezionali anche contenuti in pochi giorni”.
Così il Movimento 5 Stelle, in un comunicato stampa.