Questa mattina, presso il Tribunale di Vasto, si è tenuta un’udienza in cui si sarebbe dovuto decidere se rinviare o meno a giudizio l’ex sindaco di Vasto Lapenna, gli assessori della sua giunta in carica nel 2013 (tranne l’allora assessore Marco Marra, che risulta estraneo ai fatti), un funzionario del Comune di Vasto ed un imprenditore, in seguito all’inchiesta sull’organizzazione degli spettacoli estivi del 2013. Per motivi tecnici, la decisione è stata rinviata al 28 febbraio prossimo. Pietro Smargiassi, consigliere regionale pentastellato, nel seguente comunicato ha espresso la propria opinione sull’evento di questa mattina.
“Ci siamo. Il 24 Gennaio 2017 è arrivato. Mi ero ripromesso di non fare alcun intervento di natura politica, visti i drammatici eventi che hanno sconvolto la nostra regione. In questi giorni ho pensato, ogni altra considerazione appare futile. Ho rinviato interviste e programmi tv per questa ragione. Ma la data di oggi può diventare indelebile nella storia della nostra città. Non si decide solo se processare o meno un’intera (o quasi) classe politica, -che ha governato la città negli ultimi 10 anni-non si stabilisce solo se la condotta adottata in un particolare evento sia deprecabile, tanto da avere 9 persone (nella stragrande maggioranza funzionari ed amministratori pubblici)che possono essere rinviate a giudizio. si decide infatti se l’applicazione della norma può o meno essere by passata in virtù di una convenienza economica per l’ente di appartenenza. E’ questo, a mio giudizio, un passaggio fondamentale. Se così fosse, se questa tesi venisse avallata, in ogni affidamento sarebbe sufficiente dimostrare che l’impresa scelta è più conveniente di quella precedentemente utilizzata per “dimenticarsi” la norma che vuole che al di sopra dei € 40.000,00 si vada a gara. Si potrebbe scegliere la ditta/impresa amica con la sola giustificazione che la stessa sia più conveniente. In un sol colpo andrebbero a farsi benedire tutte le logiche di libera concorrenza. Non siamo certo noi i giudici per valutare se questa sia o meno una condotta penalmente rilevante ma certo non ci pare un indirizzo da buoni amministratori. Rimaniamo perplessi di fronte alla cifra che sta alla base di tutto l’affaire. Parliamo di € 170.00,00, parliamo di una fretta anomala nell’affidamento (tra presentazione dell’offerta e aggiudicazione alla ditta passarono solo poche ore) in virtù di un ritardo sul calendario degli eventi estivi e a fronte di un’ottima offerta (evidentemente l’unica). Ma queste non sono illazioni; al contrario, sono tesi sostenute su una Delibera della Giunta Lapenna (nero su bianco). Da li nacque, su esposto presentato da Stefano Comparelli, l’indagine che vede coinvolti come indagati l’ex Sindaco di Vasto Luciano Lapenna, il neo eletto alla Provincia Vincenzo Sputore, l’Assessore Lina Marchesani, il consigliere comunale Nicola Tiberio, il consigliere regionale Mario Olivieri, e gli ex assessori Luigi Masciulli e Anna Suriani. Oltre gli esponenti politici sono indagati anche il dirigente municipale Michele D’Annunzio, il titolare dell’Agenzia Nando Miscione.
Ora, come si diceva all’inizio, il 24 Gennaio è arrivato. Andremo a vederli sfilare (come diceva l’ex Sindaco Lapenna) a testa alta all’entrata di Via Bachelet, certi che in nome di quella trasparenza tanto decantata nella seduta di consiglio comunale dell’ 11/08/2017 saranno loro stessi pronti a tenerci informati, giorno dopo giorno, sugli sviluppi di questa vicenda che, per ora, getta ombre sulla ex giunta e un velo di imbarazzo sicuramente su noi cittadini che da questa classe politica siamo stai rappresentati. Inutile dire che ripartiremo, nel caso di un rinvio a giudizio, dalle parole del Sindaco Menna quando disse in una difesa più di partito che di reale garantismo “se vi saranno responsabilità sarò io per primo a mandare a casa i responsabili”. Restiamo in attesa, nel frattempo … fate alzare dalla panchina le riserve per il riscaldamento”.