Il 15 gennaio si è rinnovato il Consiglio provinciale. Alle elezioni, di secondo grado (il suffragio – sia attivo che passivo – è ristretto a sindaci e consiglieri comunali), si sono trovate a competere tre liste, dopo la defezione, annunciata prima e attuata poi, del M5S e di FdI. Le liste in lizza sono state: ‘Insieme per la Provincia’, ‘Provincia Unita’ e ‘Obiettivo Provincia’. L’affluenza è stata del 70%. La competizione, prevista inizialmente per l’8 gennaio, è stata posticipata a causa delle avverse condizioni climatiche e dei problemi che ne sono derivati. La lista di centrosinistra ‘Chieti Provincia Unita’ (le altre due sono di centrodestra) è risultata vincente, con sette consiglieri eletti, contro i tre di ‘Insieme per la Provincia’ e i due di ‘Obiettivo Provincia’. La più votata in assoluto è stata Chiara Zappalorto, consigliere comunale di Chieti e segretaria provinciale del PD. Il Vastese sarà rappresentato da Vincenzo Sputore (consigliere comunale PD a Vasto, eletto per ‘Chieti Provincia Unita’)), Tonino Marcello (consigliere comunale di San Salvo, eletto per ‘Obiettivo Provincia’) e Giovanni Di Stefano (sindaco di Fresagrandinaria, eletto per ‘Chieti Provincia Unita’). Su Vincenzo Sputore, neo consigliere provinciale di centrosinistra, si sono abbattuti gli strali dei pentastellati, come chiarisce il comunicato che segue, intitolato, significativamente, ‘Il paracadute’:
“Con l’elezione di Vincenzo Sputore , la provincia conferma la sua completa lontananza dai cittadini.
Uno dei più camaleontici politici locali aggiunge un’altra tacca alla sua lunga carriera politica. Un uomo per tutte le stagioni, ex AN poi PD, passando per la Margherita.
L’ennesima dimostrazione che quando i cittadini gli tolgono il consenso, ci pensa il partito a reinserirli su una comoda poltroncina.
Tutti coloro che fino al 4 Dicembre ci parlavano di snellimento della politica con appunto l’abolizione delle provincie, domenica erano tutti in fila davanti il Palazzo del governo provinciale per portare il proprio voto. Compresi i politici di destra, che sulla stampa denunciano il marciume della politica, salvo poi entrare a farne parte in ogni occasione possibile.
A Vasto il PD sta inscenando un finto rinnovamento, fatto di alcuni volti giovani in giunta – la Bosco e Della Penna, affiancati dai giovanissimi Marcello, Marchesani e dal giovane vecchio Del Casale – e reinserendo i vecchi dinosauri su altre poltrone ben più comode di quelle di semplici consiglieri comunali. Lapenna prima, candidatosi solo per mantenere la presidenza ANCI, Angelo Pollutri che per nomina politica diventa Presidente della Cerella e collaboratore del Sindaco Menna e adesso Sputore che entra in provincia con alle spalle un indagine in corso per abuso d’ufficio, con la possibilità che venga rinviato a giudizio.
A questo punto siamo ansiosi di conoscere quale destino riserverà il partito per l’unico consigliere rimasto a bocca asciutta: Tiberio.
Infine apparentemente fuori da questi schemi c’è Marra che ha ben pensato di bussare alla porta dell’amica Matrix, che nei cinque anni precedenti ha creato un legame indissolubile con Vasto e con la precedente amministrazione.
Il Movimento 5 Stelle presto governerà questo Paese e allora sarà un piacere abolire l’ennesimo paracadute dei politici che finalmente saranno costretti a trovarsi un vero lavoro.
MoVimento 5 Stelle Vasto”