Le indiscrezioni di stampa di questi giorni confermano che la politica regionale continua a considerare la direzione dell’Azienda Regionale per la Tutela Ambientale (in sigla ARTA) alla stregua di un assessorato da attribuire per appartenenza alla coalizione che ha vinto le elezioni e non per competenze e capacità tecniche specifiche. Oltre un anno fa, il 20 ottobre 2015, Legambiente e WWF avevano diffuso una nota per chiedere formalmente alla Regione di azzerare i vertici dell’Agenzia e di rinnovarli affidandosi a un concorso europeo e non a una selezione burla, come è sempre avvenuto sinora, con la decisione presa nelle segreterie di partito. “Siamo rimasti – osserva il delegato regionale del WWF Luciano Di Tizio – del tutto inascoltati e anzi il fatto che si stia ora procedendo verso il rinnovo alla vigilia dell’entrata in vigore, il 14 gennaio prossimo, di una legge nazionale che finalmente impone una elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale lascia legittimamente ipotizzare che si voglia procedere di nuovo con la scelta di un direttore senza tali requisiti. La conseguenza sarà inevitabilmente una ulteriore perdita di credibilità dell’ARTA, a meno che il presidente D’Alfonso e la sua giunta non vogliano dimostrare nei fatti e non soltanto a parole di voler cambiare qualcosa nella gestione della cosa pubblica”.
“Un fatto altrettanto grave – aggiunge il presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco – è che nel nuovo bilancio regionale i fondi destinati all’ARTA sono previsti in diminuzione, il che renderà ancora più problematico il lavoro dell’Agenzia. In quella che si vanta essere la regione verde d’Europa le scelte dovrebbero essere ben altre. Occorre potenziare e non svilire chi è chiamato a vigilare sull’ambiente”.
Allo stesso modo occorre garantire alle aree protette di competenza regionale, il Parco del Sirente Velino e le Riserve, adeguati finanziamenti: ogni euro investito sull’ambiente ne produce quattro nell’indotto ed è impensabile ridurre anno dopo anno gli stanziamenti su questo capitolo di bilancio, come gli ultimi governi regionali hanno continuato a fare.
“Avevamo chiesto – ricorda Di Tizio – in audizione alla Regione e con una nota diffusa il 9 dicembre scorso 2,5 mln di euro per le Riserve Naturali e 1,5 mln di euro per il Parco. La Regione ha del resto investito 660 mila euro per la campagna di comunicazione di Abruzzo Open Day Winter per promuovere l’ambiente nei suoi vari aspetti ed è paradossale che non investa invece sulla tutela di quello stesso ambiente che è il principale punto di forza della propria politica turistica”.
“Legambiente e WWF – conclude Di Marco – saranno il 27 a L’Aquila, davanti alla sede del Consiglio Regionale, insieme alle altre associazioni ambientaliste e ai rappresentanti delle comunità locali, sindaci in testa, per chiedere ai consiglieri, che esamineranno il bilancio, di riflettere e di operare in modo che l’Abruzzo non vanifichi con scelte incoerenti un patrimonio prezioso per la qualità della vita e l’economia stessa del nostro territorio”.
WWF e Legambiente: “La Regione volti finalmente pagina: fuori la politica dall’ARTA. Indispensabile finanziare con somme adeguate sia l’Agenzia che il Parco Sirente-Velino e le Riserve”.
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