Sono stati discussi diversi punti nell’ultimo Consiglio comunale (qui l’articolo). In questa sede ne esamineremo alcuni, vista la rilevanza dei temi trattati. Partiamo dall’elezione del nuovo vice presidente (in quota opposizione) del Consiglio stesso. Dopo le dimissioni di Ludovica Cieri, il ruolo è rimasto vacante. La Cieri si è dimessa anche dal ruolo di consigliera e le è subentrato il primo dei non eletti della stessa lista (M5S), Marco Gallo, che in questo Consiglio ha esordito nel suo nuovo ruolo. Dopo un primo momento in cui è sembrata possibile un’intesa tra i pentastellati e il Centrodestra, i cui consiglieri avrebbero – secondo alcune indiscrezioni – offerto la propria disponibilità a votare come vice presidente un esponente del M5S, l’ipotesi evidentemente è tramontata ed è stata eletta, con 6 voti, Alessandra Cappa, di ‘Unione per Vasto’. E’ da notare che questa volta i consiglieri di maggioranza hanno votato scheda bianca, lasciando alle opposizioni la scelta, probabilmente al fine di evitare le polemiche sorte in seguito all’elezione di Ludovica Cieri, quando più di una voce gridò all’inciucio Centrosinistra – M5S (la stessa Cieri ne parla approfonditamente nell’intervista che ci ha rilasciato – qui l’articolo). L’elezione della Cappa dimostra la relativa compattezza del Centrodestra e la presenza di almeno due opposizioni, che non intendono, allo stato attuale, mischiarsi o dare l’impressione di farlo. Degne di menzione, indubbiamente, le approvazioni di due regolamenti: quello sul compostaggio domestico (qui il comunicato stampa del Comune di Vasto a riguardo), approvato a forte maggioranza, e quello sui voucher, all’unanimità. Per quel che concerne questi ultimi, il provvedimento segue una serie di polemiche tra la Giunta Menna e diverse forze i opposizione (specie FdI, qui l’articolo) che hanno accusato spesso gli attuali amministratori del comune di utilizzare i voucher in maniera decisamente opaca seguendo criteri sostanzialmente clientelari. Di qui un botta e risposta tra il sindaco e Marco Di Michele Marisi (qui l’articolo).