“Una delle poche copie al mondo della Sacra Sindone, il lenzuolo che secondo la tradizione cattolica avvolse il corpo di Gesù nel Sepolcro, è stata esposta e benedetta ieri nella Chiesa di San Pietro in Sant’Antonio a Vasto, per volere di Don Stellerino D’Anniballe.
Un evento che non capita tutti i giorni, e non accade in ogni angolo del mondo. Eppure le Istituzioni erano assenti, comprese quelle che amano tanto pavoneggiarsi in prima fila alle processioni. Perché non c’era Sua Eccellenza Bruno Forte, ieri, Arcivescovo della Diocesi Chieti-Vasto, che avrebbe suggerito di non prendere parte alla cerimonia. Diktat, stando ad attendibili indiscrezioni, non solo agli ecclesiastici, ma pure agli Amministratori, Sindaco in testa.
Di Bruno Forte non voglio parlare, non mi interessa. Ma del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, abbiate pazienza, lo voglio e lo posso fare: oltre all’autonomia che un Primo Cittadino, un Presidente del Consiglio ed una Giunta dovrebbero avere rispetto all’Arcivescovo, cortesia istituzionale – oltre che educazione e rispetto per un Sacerdote 87enne che mette ancora a disposizione della città le poche forze che gli sono rimaste – suggerisce di partecipare a manifestazioni come quella di ieri. Così come d’altronde Menna & Co. intervengono a tutte le altre, attendendo frementi la venuta di Bruno Forte. Altrimenti abdicassero. Di Forte in Forte.
Sono andato a testimoniare la mia vicinanza a Don Stellerino, ieri, oltre che ad ammirare la copia autentica della Sacra Sindone. Di solidarietà non ne ha bisogno, perché Don Stellerino è un tenace. Un abbraccio commosso, invece, mi sono sentito di darglielo. Ad maiora!”
Così Marco Di Michele Marisi, in una nota.