Per sapere le cose del Comune di San Salvo diciamo al PD che non è necessario avere fonti romane, basta rimanere nei paraggi della Fontana Vecchia per essere adeguatamente informati!
Infatti l’impugnazione da parte del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) era desumibile dalla delibera di Giunta Municipale n. 154 dell’1/8/2016, regolarmente pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune di San Salvo (pubblicata vuol dire resa pubblica anche per i consiglieri che avrebbero potuto acquisirla).
Il Mef ha impugnato le delibere di oltre 800 comuni che hanno approvato il bilancio oltre il 30 aprile.
Il Comune di San Salvo ha approvato il bilancio e le tariffe Tari il 2 maggio pur avendo convocato il consiglio per il 20 aprile, ma un’opposizione miope ha cercato di traccheggiare nella speranza che il bilancio non venisse approvato (magari sperando che il sindaco fosse in ospedale).
All’opposizione diciamo che: non solo poteva leggere dell’impugnazione sull’Albo Pretorio (che dovrebbero consultare ogni giorno, ma ci siamo resi conto che non fanno nemmeno questo), apprendendo così che il Comune di San Salvo è il primo in Italia ad aver vinto il ricorso.
La sentenza del Tar Abruzzo n. 308/2016 ha dato ragione al Comune di San Salvo, anche grazie all’efficienza dell’Amministrazione Comunale che aveva approvato con delibera di Giunta (29 aprile 2016 n. 87) le tariffe Tari entro i termini previsti dalla Legge.
Insomma non bisogna andare a Roma per sapere che, in ogni caso, non ci sarebbe stato buco di bilancio perché la legge prevede che in caso di eventuale annullamento si debbano applicare le tariffe dell’anno precedente e con relativo conguaglio nell’anno successivo.
Ancora volta, caro PD di San Salvo, siate seri e risparmiatevi brutte figure informandovi e leggendo, almeno qualche volta.
FORZA ITALIA – SAN SALVO CITTA’ NUOVA – LISTA POPOLARE