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Variante sulla SS16. Facciamo il punto

Immagine di repertorio

Come aveva in precedenza promesso, Luciano D’Alfonso è venuto a Vasto a compiere un sopralluogo sul tratto della futura variante alla SS16. Obiettivo del Presidente, come era stato del resto annunciato, valutare la fattibilità e l’impatto ambientale delle infrastrutture che, secondo il progetto dell’ANAS, dovranno essere realizzate. Per quel che riguarda Vasto, anzi Vasto Marina, si è trattato di verificare la fattibilità del viadotto tra località ‘Trave’ e località ‘Selvotta’, a ridosso della Stazione ferroviaria Vasto – San Salvo. L’ipotesi ‘viadotto’, decisamente impattante dal punto di vista ambientale, è stata successivamente soppiantata dall’opzione ‘galleria’, ritenuta più accettabile. Va osservato che la realizzazione del viadotto ha incontrato da subito una forte ostilità da parte delle opposizioni, come dimostrano vari ‘botta e risposta’ tra l’Amministrazione comunale di Vasto e formazioni politiche come ‘Unione per Vasto’ e ‘Fratelli d’Italia’ e i colpi di fioretto che si sono scambiati sull’argomento Edmondo Laudazi e Francesco Menna. L’opzione galleria dovrebbe essere più ‘soft’ per il paesaggio e l’ambiente, ma va osservato che il promontorio di Vasto è già attraversato da una galleria e la realizzazione della stessa ha richiesto 17 anni, come è stato osservato sulla stampa locale. Le opposizioni restano comunque critiche sull’opera e sull’iter che si sta seguendo per prepararne la realizzazione – probabilmente la cosa è dovuta anche alla dialettica tra Maggioranza e Opposizione – e, inoltre, l’ipotesi sembra non essere molto gradita ai sindaci dei comuni dell’interno. Molti di questi, infatti, per bocca del sindaco di Fresagrandinaria, hanno presentato una loro proposta, consistente nel potenziamento delle infrastrutture viarie già esistenti, che renderebbe inutile il tunnel (e il viadotto). Luciano D’Alfonso, da parte sua, ha chiarito che si dovrà arrivare ad una decisione chiara e condivisa entro gennaio, poiché la Regione Abruzzo non aspetterà oltre, vista anche l’urgenza di altri interventi da compiere nel territorio regionale. Entro tempi brevi, quindi, conosceremo il destino dell’opera pubblica, che, nelle intenzioni dell’ANAS e della Regione Abruzzo, dovrebbe garantire “la riduzione dei flussi veicolari di mezzi pesanti in transito nei centri abitati e per un migliore collegamento con gli insediamenti produttivi presenti e con l’Autostrada A/14”.

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