“Sono trascorsi appena 3 mesi dall’assunzione formale del sig. Angelo Pollutri quale coordinatore dello staff del Sindaco del Comune di Vasto, incarico fiduciario tanto voluto ed apprezzato dalla nuova amministrazione comunale, che, tuttavia, con Delibera di Giunta n.464 del 17.11.2016, pubblicata in data odierna, ha accordato al medesimo neo coordinatore il passaggio del rapporto di lavoro a tempo parziale per 18 ore settimanali (dal lun. al ven. ore 08,30 – 11,30 + martedì e giovedì ore 16,30 – 18,00), con decorrenza dal 21 novembre 2016.
La stessa delibera è stata adottata su richiesta del sig. Angelo Pollutri, formalizzata con nota prot. n. 52910 del 09-11-2016, con cui si sollecitava il passaggio al part – time, senza addurre alcuna motivazione di tale scelta, di certo non condivisa da quanti, disoccupati, ben sarebbero stati disponibili a prestare attività lavorativa per 36 ore settimanali. Per il vero appare singolare che dalla richiesta del sig. Pollutri Angelo non si evinca alcuna ragione che ha indotto la scelta del part – time, poiché, come noto, qualunque dipendente deve motivare al datore di lavoro tale richiesta: evidentemente le comuni regole non valgono per il dipendente Pollutri.
In definitiva al coordinatore dello staff del Sindaco di Vasto è consentito di fare tutto ciò che vuole.
Già in precedenza i consiglieri comunali avevano rivolto al Sindaco diverse interrogazioni, evidenziando l’incompatibilità del coordinatore, secondo il disposto dell’art.53, art.60 della legge n.165 del 2001, e tali interrogazioni attendono ancora chiarimenti, in quanto lo stesso Sindaco ha chiesto delucidazioni all’ANAC (anticorruzione), che non ancora si è espresso.
Allora sorgono più dubbi!
Il primo: non è che il Pollutri è davvero incompatibile ed il part time serve per sanare l’incompatibilità?!
Il secondo: non è che di fatto le funzioni assegnate al sig. Pollutri siano superflue o ridondanti?!
Viceversa non è che con tanti impegni in Cerella, il Pollutri non riesce a svolgere le funzioni di coordinatore di staff?!
Ricordiamo che il sig. Pollutri ha il ruolo di presidente del CDA della Cerella (società di autotrasporti regionale e pubblica) e, a dire del medesimo Pollutri, sarebbe un ruolo non impegnativo che non ne richiede la costante presenza: ora è forse cambiato qualcosa?
Il sottoscritto consigliere comunale Alessandro d’Elisa, attraverso gli organi di stampa, in data 31 agosto aveva chiesto come riuscisse a trovare tempo per la società autotrasporti regionali Cerella, poiché il contratto da coordinatore di staff del Sindaco prevedeva quotidianamente più di 7 ore giornaliere per 36 ore settimanali divise su 5 giorni? O aveva il dono della bilocazione o c’è qualcosa che non ci si riesce a spiegare. Per il vero, nemmeno di sera avrebbe potuto dedicarsi alla Cerella!
Evidentemente il sottoscritto aveva ragione nel sostenere ed invitare il Sindaco a rimuovere dal ruolo il sig. Pollutri, poiché i due incarichi erano incompatibili ed impegnativi.
Alla luce di quanto sopra, ci si attendeva che il sig. Pollutri rassegnasse le proprie dimissioni ed invece ha ricevuto un ulteriore premio dall’Amministrazione.
Ci si attende allora che il part -time del sig. Pollutri passi a zero settimanali!
Pertanto si sollecita per l’ennesima volta il Sindaco a mettere al centro gli interessi della città e dei cittadini ed a guidare l’azione di governo, coinvolgendo e motivando tutte le sue componenti per il bene comune.
Sembra assai strano che, con tutte le problematiche esistenti ed il degrado imperante in città, la Giunta dedichi il suo tempo alle richieste del coordinatore di Staff del Sindaco, sig. Angelo Pollutri, dimenticandosi dei veri interessi della città. A questo punto, appare naturale rivolgere una proposta al Sindaco Menna, che, anche in campagna elettorale, si è fatto portabandiera di una rinnovata trasparenza amministrativa, ossia di far timbrare i cartelli agli assessori comunali e renderli pubblici, così consentendo ai cittadini di avere riscontro delle loro presenze.
Ricordiamo che amministrare è una cosa seria e non un privilegio.
Governare significa lavorare ore ed ore per dare risposte ai bisogni sempre crescenti della città e dei cittadini. Fare l’assessore non significa fare la comparsa in cortei e manifestazioni e/o farsi vedere qualche ora in qualche giorno della settimana. Buon governo della città comporta costanza, presenza, attaccamento ed abnegazione, rinuncia alle proprie abitudini, sacrificio del proprio tempo e delle esigenze personali e famigliari per il bene comune della città, di tutti i suoi cittadini e di coloro che vi trascorrono anche qualche ora. Sino ad ora il c.d. rinnovamento generazionale non ha portato a tutto questo.
Per tali ragioni il sottoscritto chiede al Sindaco Francesco Menna, alla pari di ciascun dipendente, di Istituire la timbrature per gli assessori in modo da avere un dato oggettivo e noto a tutti sul numero ed entità di presenze nei palazzi di città.
Infine alcune osservazioni vanno espresse in merito alle poco opportune e poco eleganti critiche mosse dal Presidente del Consiglio Comunale su alcuni consiglieri, che, a suo dire, avrebbero le idee confuse.
Per il vero chi ha le idee confuse è chi non rispetta il suo ruolo istituzionale di garante, imparziale e super partes e che si comporta come se non conoscesse il regolamento di consiglio e delle commissioni.
Il Presidente del Consiglio, se intende fare politica in contrasto con il suo ruolo, dovrebbe dimettersi dalla carica, poiché ci sono tante persone capaci per tale funzione e che certamente avrebbero un atteggiamento certamente più consono al ruolo stesso.
Di contro i consiglieri comunali votano in maniera coerente con le proprie idee e certamente non possono avallare una cattiva gestione della cosa pubblica”.
Così recita un comunicato di Alessandro d’Elisa, consigliere comunale di opposizione (Gruppo Misto).