Nelle righe che seguono, un editoriale scritto da Nicola Del Prete che, riguardo alla sanità, chiede a Francesco Menna una politica più decisa a favore di Vasto.
“E’ da tempo che non scrivo un editoriale su La Voce. Da prima delle elezioni comunali di Vasto che sappiamo tutti come sono andate a finire. Lo faccio oggi su un argomento che, vedo, sta a cuore a tante persone: la sanità. Argomento che è stato molto “trattato” dai candidati durante la passata campagna elettorale. Un argomento che verosimilmente ha dato qualche vantaggio al sindaco eletto Francesco Menna. Non solo perché al momento del voto era il braccio destro dell’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, ma perché attraverso Menna i maggiori esponenti regionali della politica, in primis l’assessore Paolucci, ma anche il Presidente D’Alfonso, hanno fatto promesse su promesse creando una sorta di attesa negli elettori che se avessero votato Francesco Menna quelle promesse avrebbero presto trovato conferme. E Menna ha vinto anche per questo, nessuno può metterlo in dubbio. Chi non tiene alla propria salute? Chi non cerca canali politici anche per avere diagnosi più immediate attraverso esami complessi per i quali i tempi di attesa sarebbero lunghissimi? E chi non vorrebbe una parola di conforto per un proprio congiunto al fine di poterlo vedere seduto dall’altra parte della scrivania in un CUP o magari in uno sportello che si occupa di sanità? Ragioni che, inevitabilmente, fanno pendere l’ago della bilancia nella scelta verso una direzione. Affermare il contrario sarebbe da ipocriti. Insomma piccoli o grandi vantaggi che alla fine hanno significato una adesione elettorale, magari non necessariamente politica, che però ha consentito a Menna di prendere qualche manciata di voti in più rispetto a Desiati. Da politico dico, Menna ha fatto bene a giocarsi le sue carte, a mettere in campo le sue “armi” per convincere gli indecisi che le sue ragioni erano quelle giuste. I fatti gli hanno dato ragione. Menna ha vinto, ma adesso, quelle promesse deve trasformarle in realtà, altrimenti non solo gli si allungherebbe il naso, ma mostrerebbe l’aspetto più negativo attribuito ai politici che non mantengono le promesse elettori: la disonestà intellettuale. Non dimentico, e credo che nessuno possa farlo, le parole in conferenza stampa di Francesco Menna quando disse che il servizio di Radiologia dell’ospedale San Pio di Vasto avrebbe avuto presto una nuova Tac, di ultima generazione. Nessuno dimentica gli 8/10 della Sala Emodinamica a Vasto, come cosa praticamente fatta. Dalle promesse sulla Tac 128 strati sono trascorsi mesi e mesi, come ha denunciato Lorenzo Russo, della Sala Emodinamica, al momento, sappiamo solo che la volontà di realizzarla è stata ribadita in un documento approvato da consiglieri comunali di maggioranza e opposizione (il sottoscritto non lo ha votato perché assente), ma hanno votato contro i due rappresentanti grillini. Passeranno ancora mesi prima di questa benedetta nuova Tac? Inoltre, per i restanti 2/10 della Sala Emodinamica dobbiamo attendere ancora anni? Mi viene da sorridere quando questi signori parlano del nuovo Ospedale. Certo, chi non vorrebbe un Ospedale nuovo, magari con servizi adeguati e strumentazioni rinnovate. Intanto, però, facciamo funzionare al meglio l’Ospedale che abbiamo oggi e lo avremo almeno per un’altra decina d’anni se tutto procederà speditamente per il nuovo nosocomio comprensoriale? Caro Francesco, se ci sei, batti un colpo, fai in modo che le promesse di Paolucci e D’Alfonso non ti si ritorcano contro, perché se la Sala Emodinamica non arriva non sei solo tu a perdere la faccia, ma la sconfitta vera sarà di un intero territorio, di migliaia e migliaia di cittadini che vogliono credere ad una sanità migliore. Quei cittadini che il tuo PD regionale ha fatto retrocedere in serie B, considerato che Vasto non ha più quei servizi che vengono potenziati nell’area metropolitana”.
Nicola Del Prete