Dieci anni fa una delegazione vastese fu presente alle celebrazioni nella cittadina belga
Domani, 8 agosto, si celebra il 60° anniversario della tragedia, avvenuta nella miniera di Marcinelle, in Belgio, dove morirono 262 minatori, di cui 60 abruzzesi. Molto apprezzata è stata ieri l’iniziativa del quotidiano “Il Centro” nel regalare ai lettori un bel saggio “La nostra Marcinelle. Voci al femminile”, scritto da Martina Buccione, nipote di Cesare Di Berardino, uno dei minatori morti.
La città del Vasto si è sentita sempre coinvolta emotivamente con questo tragico evento. Lo ha fatto soprattutto tramite l’Associazione “Pro Emigranti Abruzzesi” nel periodo in cui a presiederla era il comm. Silvio Petroro.
Ed è stato proprio Silvio Petroro a volere che una delegazione vastese fosse presente, dieci anni fa, a Marcinelle, in occasione del 50° anniversario della tragedia avvenuta nella miniera di quella località l’8 agosto 1956. Della delegazione ne facevo parte anch’io, assieme a mia moglie Angela Tommasi e al Presidente del Consiglio Comunale di Vasto, Giuseppe Forte, che era accompagnato dalla sua consorte Matilde D’Adamo.
In quella memorabile giornata fu molto apprezzata dal Direttore del Museo de “Le Bois du Cazier” M. Jean-Louis Delact, il gesto del comm. Silvio Petroro, che volle donare, assieme alla Bandiera Italiana, inviata dal Presidente della Repubblica, Sen. Giorgio Napoletano, una riproduzione in miniatura del Monumento all’Emigrante di Vasto. In realtà la cerimonia dell’inaugurazione del Monumento e della consegna della Bandiera, doveva svolgersi la sera del 7 agosto in forma privata. Invece il dott. Delact preferì inserirla al termine delle cerimonie ufficiali dell’8 agosto, portando nella saletta de “Le Bois du Cazier”, dove era stato sistemato il Monumento, le varie personalità presenti per la circostanza. In particolare il Vice-Ministro agli Affari Esteri dell’Italia, Franco Danieli, il Borgomastro della Città di Charleroi, Jacques Van Gompel, il Presidente del Consiglio d’Amministrazione de “Le Bois du Cazier”, dott. Jean-Claude Van Cauwenberghe, il vice-console d’Italia a Mons, Dott. Pietro Poponcini, l’agente consolare d’Italia per il Limburgo, dott.ssa Donata Robiolo Bose, l’assessore regionale Marco Verticelli, che guidava la delegazione della regione Abruzzo.
Alla loro presenza ebbi l’onore, come rappresentante l’Associazione “Pro Emigranti Abruzzesi” di rivolgere, a nome del comm. Petroro, un saluto e un ringraziamento a tutti gli emigranti italiani presenti, esaltandone l’impegno e la dedizione al lavoro. Ricordai, poi, la molteplice attività dell’Associazione vastese e del suo presidente, che non solo aveva messo in cantiere numerose iniziative sociali e culturali per gli emigranti abruzzesi, sparsi nel mondo (gemellaggi, ponti dell’amicizia, feste del ritorno, scambi culturali con i giovani di vari paesi, pubblicazione di libri), ma aveva anche realizzato in Vasto tre significative opere, quali: il Monumento all’Emigrante, eretto in Piazza Belvedere Romani il 3 agosto 1986, la grande Croce innalzata sulla Collina di Montevecchio il 1 giugno 1993, per ricordare i tanti concittadini morti in terra straniera e mai più ritornati in Patria, l’inaugurazione della pietra in quarzo (3 agosto 1996), proveniente dalle miniere di Kalgoorlie nel Western Australia, come testimonianza del lavoro italiano all’estero”.
Conclusi il mio breve intervento con l’auspicio “che il sacrificio dei nostri fratelli minatori, periti a Marcinelle, fosse sprone per un più intenso vincolo di fratellanza tra la nazione del Belgio e la nazione italiana, nella prospettiva di una Comunità Europea sempre più solidale e aperta ai più autentici valori dell’uomo”. Per l’occasione il Presidente del Consiglio Comunale di Vasto, Giuseppe Forte, oltre a portare il saluto dell’Amministrazione Comunale, regalò al Direttore del Museo Delact due volumi sulla storia della città. Seguì la cerimonia di scoprimento del Monumento all’Emigrante, a cui rese omaggio anche l’ex-ministro degli Italiani all’estero, sen. Mirko Tremaglia, che lodò l’iniziativa del comm. Silvio Petroro.
Tra qualche giorno (Giovedì 11 agosto) si celebrerà presso l’Arena delle Grazie la “Festa del Ritorno”. Che la Festa diventi un vero momento di riflessione e di ringraziamento per i nostri connazionali che in tanti paesi del mondo continuano a dare onore all’Italia con la loro professionalità e dedizione al lavoro. Ma che sia anche, come sottolinea il sindaco Francesco Menna, un’occasione “per rinsaldare i vincoli di amicizia e di fratellanza”. Naturalmente, nel nome dell’indimenticabile comm. Silvio Petroro.
LUIGI MEDEA