• PER CERCARE NEL SITO

Del Prete: “Facciamoli lavorare”

155709_1530389741223_187868_n

 

“Non ho infierito. Non era il caso. Sono stati implacabili gli interventi di Laudazi e Cappa sul bilancio di previsione 2016. Ad essi si sono aggiunti quelli pungenti di Carinci, Suriani, Giangiacomo e Cieri. Mi sembrava di sparare sulla Croce Rossa. Ho assistito alla discussione, poi mi sono detto: sotto l’aspetto procedurale e nei contenuti, questi sono proprio ridotti male, ma mettiamoli alla prova. Vediamo cosa sono capaci di fare. Per tutta la durata del Consiglio a difendere una maggioranza indifendibile è stato il solo Luciano Lapenna. Ma doveva farlo per forza, perché solo lui poteva difendere se stesso: dieci anni di sindacatura che hanno lasciato una proposta di bilancio tecnica, una sfida all’aministrazione che sarebbe subentrata, certo com’era, Luciano, che a capo del Comune ci sarebbe stato Massimo Desiati. Voleva metterlo in difficoltà; ha finito per mettere in diffcoltà Menna. Ma per lui, state certi, Desiati o Menna non fanno differenza. Cosa si può dire a questo baldo giovane che ricorda sempre di avere 38 anni e di essere diventato sindaco di Vasto? Il primo suggerimento, anche se non richiesto, è di moderare i termini quando si trova al cospetto di gente come Edmondo Laudazi, che di peli sullo stamaco ne ha molti e sotto la coltre quasi bianca della sua chioma c’è anche tanta materia grigia. Laudazi si è limitato a dargli qualche buffetto, lo ha ridicolizzato su un paio di argomenti, ma è nelle cose. Loro non lo hanno voluto, lui si prende qualche piccola rivincita. Almeno dialettica e di contenuti amministrativi. Si stizzisce subito Menna quando viene colto in castagna. Deve accettare questo ruolo di neofita, nessuno nasce “imparato”. Eppoi, deve accettare il suggerimento di chi lo ha guidato in campagna elettorale: “Parla di rinnovamento, metti facce nuove” gli hanno suggerito. Fino a quando ha potuto lo ha fatto, poi, ha dovuto piegare le ginocchia ai “vecchi marpioni” che gli si sono pappati gli ultimi due posti da assegnare: assessorato e Presidenza del Consiglio. Adesso il simndaco si trova al cospetto di una scelta molto importante: deve mettere mano ai Settori, alla macchina amministrativa, insomma al personale che deve far funzionare i Servizi. Dirigenti e facenti funzioni che gestiscono i settori più importanti della pubblica amministrazione hanno fatto il loro tempo, sono legati a vecchi meccanismi di potere e di clientele. Ci vuole freschezza. Lo suggerisce anche la legge. Ma sarà capace Menna di portare avanti il suggerimento che gli viene da chi sa bene che con gli Sputore, Tiberio, Forte e combriccola in Consiglio, sarà difficile sradicare questo “sistema” che ha radici profonde proprio nelle cariche apicali del Comune? Chissà. Se vuole mantenere fede alla parola data ai cittadini deve provarci. Se ci riuscirà avrà salvo l’onore e, forse, potrà dare una sua impronta all’amministrazione comunale che guida. Se non ci riuscirà, avrà preso nuovamente per il culo i cittadini vastesi, come ha fatto per le cariche politiche (leggasi assessori e Presidente del Consiglio) e Lapenna potrà svolgere in tutta tranquillità il suo terzo mandato. Da sindaco emerito”.

Così Nicola Del Prete, Consigliere comunale di opposizione (Vastoduemilasedici)

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • “Dark Wings”, di @krishaskies, presente nella Lista di Prima Selezione dei Premi Wattys IT 2018. Leggi gratuitamente!