Da lunedì 18 luglio è attiva presso il “San Pio” di Vasto la “Stroke Unit”, all’interno del reparto di Neurologia. Grazie a questa innovazione, sarà possibile praticare la trombolisi dell’ictus (da Wikipedia: La trombolisi è la rottura, o “lisi” di trombi, emboli o coaguli di sangue, con mezzi farmacologici, comunemente chiamati «trombolitici»). Secondo il dottor Pasqualino Litterio, primario del reparto di Neurologia, “una Neurologia senza la trombolisi non avrebbe neanche motivo di esistere”. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha parlato di “promessa mantenuta”. Più caustico Angelo Bucciarelli (Pd), in una dichiarazione rilasciata alcuni giorni prima. Secondo Bucciarelli, pur essendo senz’altro un fatto positivo l’apertura della “Stroke Unit”, è da scongiurare il rischio ” accorpamenti, panacea di tutte le carenze, che sono sempre dietro l’angolo”. Per l’esponente Pd, infatti, “È un buon risultato la Stroke Unit! Ma credo che si debba prevalentemente alla caparbietà e alla buona volontà degli operatori. A questo punto spero che non sia solo il nome del reparto a cambiare ma che ci sia un numero adeguato di personale per garantire un servizio efficace, che resista agli accorpamenti, panacea di tutte le carenze, che sono sempre dietro l’angolo, soprattutto in questo periodo di ferie per il personale. La speranza, cioè, è che adesso sia messo a disposizione di questa nuova struttura il personale ad hoc, non quello in prestito.
É una cosa buona la stroke anche perché la vocazione di un ospedale come quello di Vasto, così distante dagli hub (Chieti, Pescara) è proprio quella della risposta all’emergenza. E le problematiche vascolari, neurologiche e cardiologiche, sono una priorità.
Ma mi viene da fare una domanda: perché le buone notizie hanno sempre una paternità, mentre le cattive notizie, come la chiusura della geriatria dal prossimo 1 settembre, sono sempre figlie di padre ignoto?”. A rinfocolare le polemiche ha provveduto in seguito Pietro Smargiassi (M5S). Il pentastellato ha infatti dichiarato: “Mi incuriosisce molto la risposta che verrà data dai vertici del Pd presenti in Consiglio regionale alle gravi accuse mosse dall’esponente del partito democratico Bucciarelli sull’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto. Stavolta, immagino, che temi difensivi triti e ritriti, quali quelli che di solito usa il Presidente D’Alfonso per sminuire gli atti di accusa del Movimento5Stelle, non potranno essere utilizzati visto che la critica è in seno al Partito democratico. La presa d’atto sul processo di smantellamento intrapreso dal PD riguardo la sanità regionale stavolta arriva da esponenti dello stesso partito; un processo che travolge ed investe in maniera irreparabile l’ospedale di Vasto che, giorno dopo giorno, rischia di essere spogliato di funzioni e reparti molto importanti. La chiusura del reparto di geriatria, se confermato in via ufficiale, sarà solo l’ultimo colpo inferto all’Ospedale vastese dalla giunta D’Alfonso, che evidentemente sottovaluta l’importanza di questo reparto se posta in relazione con i dati sull’età media dei residenti nel territorio. Io comunque venerdì sarò presso il San Pio da Pietrelcina per vedere qual’è la situazione nei diversi reparti, non ultimo appunto quello di geriatria. La speranza è che altri esponenti del PD locale aprano gli occhi su ciò che sta accadendo a Vasto e nel vastese, ma soprattutto auspico che anche loro, dopo le parole, passino ai fatti per far comprendere a D’Alfonso e Paolucci gli errori che stanno commettendo la salute dei cittadini non può e non deve essere una questione di colore politico ne di bilancio. il diritto alla salute è riconosciuto dalla Carta Costituzionale e noi ci batteremo sempre perché sia tutelato”.
“Stroke Unit” all’Ospedale di Vasto: è polemica
Aggiungi ai preferiti : Permalink.