Col ballottaggio in avvicinamento, è sempre più caccia al voto, da parte di ambedue i contendenti. E’ chiaro che il 20% e oltre di voti preso da Ludovica Cieri può essere decisivo al secondo turno. Come ho già avuto occasione di scrivere, “Ludovica Cieri, candidato sindaco del M5S, ha chiarito che, conformemente del resto alla linea seguita a livello nazionale dal suo partito, non darà indicazioni di voto ai suoi elettori, ma – ha sottolineato la Cieri – il M5S non è per l’astensione, quindi gli elettori potranno tranquillamente andare a votare – e la stessa Ludovica lo farà – dopo essersi fatti un’idea dei programmi dei 2 candidati a confronto. La Cieri ha ventilato la possibilità, da parte dei pentastellati, di ‘fare delle domande, pubblicamente, ai 2 candidati al ballottaggio’ riguardo alcune tematiche particolarmente rilevanti per gli elettori e i simpatizzanti del M5S, a cui Desiati e Menna dovranno rispondere pubblicamente, così che i cittadini possano valutare le intenzioni di entrambi”. Questo all’indomani del voto del 5 giugno. Successivamente, dopo una lettera aperta inviata da Francesco Manna, “giornalista, cittadino ed elettore”, ad alcuni mezzi di stampa, la linea seguita dai pentastellati è cambiata. Manna, infatti, nella sua dichiarazione ha apertamente invitato gli elettori della Cieri a votare, al ballottaggio, per Massimo Desiati. In particolare, Manna ha esortato i seguaci del movimento “a non votare scheda bianca e a non andare al mare domenica 19 giugno. E soprattutto a non far vincere Francesco Menna”. Ad avviso dell’autore della missiva, infatti, “Non si tratta di scegliere il meno peggio, ma di evitare il peggio”. Inoltre, “in questo momento storico il vero nemico da battere per il M5S è il Pd. Dovete chiedervi se preferite che il Partito democratico abbia un sindaco in più oppure un sindaco in meno”. Nella missiva l’autore adduce diverse motivazioni per dare forza ai suoi argomenti. Egli afferma di ritenere che il voto a Desiati sia un colpo sferrato simultaneamente a Renzi, che lo indebolirebbe politicamente, favorendo la sua sconfitta al referendum di ottobre, e all’amministrazione uscente, controllata dai “soliti noti”, che Manna vuole, evidentemente, rimandare a casa. Cosa che sottolinea quando afferma: “Il programma del M5S Vasto inizia con una solenne promessa, quella di archiviare il nefasto decennio di amministrazione Lapenna. Se vince Francesco Menna, il decennio diventerà un ventennio.E’ chiaro a tutti, tranne a chi preferisce non vederlo, che Menna ha dato in prestito la sua faccia pulita per prolungare il parcheggio a pagamento (nostro) dell’impolverato carrozzone targato centrosinistra, affollato dai soliti noti”. Un vero e proprio appello al voto, quello di Manna, da cui hanno però preso le distanze i vertici locali del M5S con il seguente comunicato (firmato “Ludovica Cieri – Dina Nirvana Carinci, Portavoce al Comune di Vasto M5S Vasto”) : “Con il presente comunicato, in qualità di portavoce del Movimento 5 Stelle al Comune di Vasto, intendiamo con fermezza prendere le distanze dalle dichiarazioni del signor Francesco Manna che, pur esprimendo una posizione a titolo puramente personale riguardo alle sue intenzioni di voto, ha indubbiamente ingenerato confusione in molti cittadini, in merito alle reali posizioni politiche delle sottoscritte e del M5S Vasto, poiché è notorio che il signor Manna è persona vicina al gruppo di Vasto. Ad ulteriore e definitivo chiarimento, ribadiamo con determinazione, che la nostra posizione, relativamente a quanto già precedentemente dichiarato, non si sposta di un solo millimetro e confermando quanto già affermato in precedenza, teniamo a precisare che non è nostro costume servirci di persone altre per rilasciare dichiarazioni, nè nasconderci dietro affermazioni di altri soggetti per comunicare personali scelte politiche. Spetta a noi tranquillizzare i nostri elettori e simpatizzanti riguardo ad un presunto, ma inesistente, cambiamento di linea politica in merito alle affermazioni precedentemente espresse. Linea politica che confermiamo essere di equidistanza sostanziale da entrambi gli schieramenti in campo per il ballottaggio e che lascia libertà di scelta al suo elettorato. Proprio per non permettere eventuali ed ulteriori strumentalizzazioni, scegliamo, in questa fase, di non invitare più i due schieramenti, ad esporsi su tematiche care al Movimento diversamente da quanto precedentemente annunciato. La nostra competizione elettorale si è chiusa il 6 giugno scorso, di qui il nostro disinteresse relativamente a quello che sarà il risultato del ballottaggio tra due schieramenti che rappresentano entrambi quel sistema dei partiti che ci vede in netta contrapposizione e contro il quale lotteremo senza compromessi”.