Dopo il successo di pubblico della conferenza dedicata all’antica Histonium e alle ultimissime scoperte archeologiche nel territorio, continuano per tutto maggio i giovedì dell’archeologia a Palazzo d’Avalos.
Il 12 maggio Esmeralda Remotti parlerà delle “Navi antiche di Pisa”. Nel 1998, durante i lavori per l’ampliamento della Stazione di Pisa S. Rossore è emersa un’impressionante serie di relitti di navi. Lo scavo, seguito all’eccezionale scoperta archeologica, ha restituito i relitti di almeno 30 imbarcazioni databili tra il III secolo a.C. ed il VII d.C, con i loro carichi di gioielli e utensili vari, anfore e monete.
Le imbarcazioni, sia navi da trasporto che barche fluviali, si sono perfettamente conservate grazie alla particolare situazione di completa mancanza di ossigeno e la presenza di falde sotterranee, circostanza che ha reso il ritrovamento un unicum nella storia dell’archeologia navale, al punto che la scoperta viene quasi assimilata a Pompei in versione marittima.
Negli ultimi anni il cantiere ha provveduto al recupero, consolidamento e restauro dei preziosi ritrovamenti e del loro carico contenuto in anfore e vasi. Lo studio dei materiali ha consentito di formulare ipotesi sulla provenienza delle navi: Gallia, Campania, Adriatico; e disvelare un millennio di navigazione tra mare e acque interne.
Al cantiere è annesso il Centro di restauro del Legno Bagnato, l’unico in Europa, dove vengono restaurati e conservati i molti reperti, anche organici, recuperati a bordo delle navi.
Durante la conferenza in Pinacoteca ragazzi e bambini potranno partecipare a un visita e a un laboratorio gratuiti presso il Museo Archeologico sulla navigazione antica lungo le coste adriatiche attraverso la lettura dei reperti del museo.
Gli incontri si tengono il giovedì pomeriggio alle 17.30 presso la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, in piazza Lucio Valerio Pudente 5 Vasto (CH) – INGRESSO LIBERO
Per info 334.3407240- 0873.367773 – palazzodavalos@archeologia.it – www.museipalazzodavalos.it
facebook: Palazzo d’Avalos – Meraviglia d’Abruzzo