Il 28 Aprile si è celebrata la giornata Mondiale della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Confindustria Chieti Pescara ha organizzato assieme alla fondazione LiSH un evento
straordinario in contemporanea in 56 città italiane.
Lo scopo di questa manifestazione è stato quello di diffondere un profondo cambiamento
culturale prendendo un impegno semplice al fine di migliorare la vita quotidiana ed abbattere
definitivamente gli incidenti nei luoghi in cui lavoriamo o prestiamo la nostra opera.
In tante città italiane lo stesso giorno, gruppi eterogenei di persone innamorate della salute e
della sicurezza, si sono prese un semplice impegno da portare avanti con serietà e dedizione
superando stereotipi e comportamenti tossici che ci impediscono di essere innovativi. Vogliamo
e Dobbiamo creare un “movimento virale” che abbia come obiettivo il ritorno dei valori della
vita partendo proprio dal rispetto della vita stessa utilizzando strumenti come la sincerità, il
coraggio, il cambiamento, la passione, l’innovazione, la comunicazione, la condivisione e la
cultura.
Vogliamo creare una vera e propria R’EVOLUZIONE che impedisca che ogni forma di attitudine
tossica si diffonda nella nostra società e interrompa questa disastrosa ecatombe che lascia sul
terreno ogni giorno 3 vittime e migliaia di infortunati.
L’evento ha visto la partecipazione di SILVANO PAGLIUCA, Vice Presidente Confindustria Chieti
Pescara, che ha ricordato il valore della prevenzione e coinvolto tutti in un raccolto minuto di
silenzio in onore delle vittime sul lavoro.
SABATINO DE SANCTIS, Vice Presidente Fondazione LiHS, ha ricordato come l’amore per la
salute e la sicurezza deve nascere dentro ognuno di noi e come ciascuno sia chiamato ad
essere leader della sicurezza con coraggio e passione, condividendo una cultura di vita e valori,
nel proprio ruolo sociale e lavorativo.
La presentazione dei numeri della sicurezza in Italia e in Abruzzo è stata affidata a LUIGI DI
GIOSAFFATTE, Direttore Generale Confindustria Chieti Pescara, che ha testimoniato il trend in
diminuzione degli infortuni sul lavoro, un trend che prosegue da molti anni, confermando che
l’attenzione alla prevenzione da parte delle aziende sta diventando un fenomeno importante.
Ha chiuso l’evento ‘NDUCCIO, Germanio D’Aurelio al secolo, che ha testimoniato la tragedia
della morte del padre su un trattore agricolo, esito fatale della drammatica combinazione tra
mancanza di manutenzione e ad una erronea valutazione del rischio di utilizzo del mezzo.
‘NDUCCIO ha coinvolto poi la platea tra il serio e il faceto sul tema della giornata, perché,
come si sa, un diritto fondamentale degli uomini è quello alla sicurezza, un altro quello alla
risata.
Impossibilitati a partecipare LEGNINI e AMATO, che hanno mandato messaggi di saluto ai
partecipanti per l’importante iniziativa.
In particolare Maria Amato ha voluto far arrivare la sua testimonianza, seppur a distanza:
“Io oggi volevo esserci. Preferisco questo incipit per il mio saluto a questa iniziativa piuttosto che
mi dispiace non essere presente per motivi istituzionali. Volevo esserci perché la salute e la
sicurezza sul lavoro mi stanno a cuore, come Parlamentare, come medico e come lavoratore.
Quel cuore, quel richiamo alla cura, che è il logo di questa giornata è il mio cuore di figlia di
un padre, archivista, morto di amianto, è quello del medico radiologo, il mio mestiere, sempre
alle prese col delirio di onnipotenza che nella quotidianità spesso ci fa sottostimare la
pericolosità dei raggi e indossare poco e male i presidi di protezione in piombo, è quello di
Parlamentare impegnata, tra l’altro, in Commissione di inchiesta per l’uranio impoverito alla
ricerca di una soluzione che prevenga danni ad una categoria particolare di lavoratori, i militari
delle missioni internazionali. È il segno che abbiamo a cuore la salute e la sicurezza sul lavoro,
abbiamo a cuore chi fa impresa e chi nell’impresa ci lavora, abbiamo a cuore chi attraverso,
studi, percorsi attuativi, controlli, addetti alla sicurezza e risk management si prendono cura dei
lavoratori, denunciando imprudenti e rischiose accelerazione dei cicli produttivi, stanando abusi
sui lavoratori ma contrastando in qualche caso comportamenti imprudenti, quella irragionevole
allergia di taluni ai sistemi di sicurezza.In un’epoca in cui la dignità muore senza il lavoro, chi il
lavoro ce l’ha non può morire per un lavoro non sicuro. Le iniziative come questa hanno
l’ambizioso obiettivo di una nuova cultura fatta di rispetto delle regole e di buone pratiche, sono
iniziative importanti ma la cultura cambia solo grazie alla massa critica che deve condividere
questo obiettivo di sicurezza. Buona giornata col cuore, in salute e sicurezza”.
I lavori sono stati moderati da FILIPPO DE MARCO, esperto sicurezza di EUROSERVIZI.
Tra i momenti più emozionanti della mattinata ricca di sorprese, lo svelamento del MANIFESTO
contente l’impegno concreto per diffondere la salute e la sicurezza nei luoghi della nostra vita
quotidiana che tutti i presenti in sala hanno sottoscritto.
Con lo slogan “COLLEGHIAMOCI ALLA VITA & AL FUTURO IN SICUREZZA, stiamo dietro ma
siamo avanti” ci siamo impegnati ad allacciare e far allacciare sempre le cinture, anche quelle
posteriori, che spesso proteggono le persone più indifese ma che sono il nostro futuro e il futuro
del nostro Paese: i figli. Una festa per la cultura del cambiamento, con l’impegno di rispettare
qualsiasi forma di lavoro e non solo quello stereotipato del cantiere, dell’officina o dell’ufficio
ma anche quello del tempo libero, dei lavori domestici, della scuola o del divertimento
impedendo a chiunque di creare forme discriminatorie.
Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro – Confindustria Chieti Pescara e Fondazione LHS hanno presentato “WE ALL LOVE SICUREZZA”, con una testimonianza inedita di ‘NDUCCIO
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