L’AQUILA. “Al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni, andremo a votare e voteremo convintamente ‘sì’ per fermare lo scempio nei nostri mari e sui suoi fondali. Votare al referendum è un diritto che bisogna esercitare con forza, per dare un chiaro segnale di come in Italia sia giunta l’ora di investire con decisione sulle energie rinnovabili. Un segnale che deve riuscire a sconfiggere gli irresponsabili inviti all’astensionismo del Governo Renzi e del Pd che hanno già boicottato il referendum non accorpandolo alle elezioni amministrative di giugno, con il chiaro intento di non far raggiungere il quorum necessario alla validità della consultazione popolare. Ricordiamo inoltre che sebbene le modifiche contenute nella legge di stabilità prevedano il divieto di ricerca e coltivazione entro le 12 miglia costiere, vengono comunque fatti salvi i permessi di ricerca e le concessioni di coltivazione già rilasciati per la durata di vita utile del giacimento. Ci aspettiamo sopratutto dagli abruzzesi un grande sostegno e partecipazione al referendum di fronte all’ambiguità del Governo Regionale che, nelle piazze e tra la gente si proclama contrario alle trivellazioni, e nei fatti, con un incomprensibile dietrofront, ha abbandonato il gruppo delle Regioni che si battono a sostegno del referendum. Evidentemente per il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, sono più importanti le indicazioni del Presidente Renzi rispetto alle richieste degli Abruzzesi che vorrebbero vedere il nostro mare come una risorsa ambientale a servizio del turismo, e non certamente a servizio delle compagnie petrolifere”.
Lo ha dichiarato il Coordinamento regionale abruzzese di Fratelli d’Italia-An.